Si è chiuso ieri un iter burocratico cruciale per il futuro del porto di Barletta: la firma della concessione demaniale tra l’Autorità di Sistema portuale del Mar Adriatico meridionale e Italiana Petroli spa dà il via libera ufficiale allo spostamento dei serbatoi di idrocarburi.
L’atto siglato giunge al termine di un percorso avviato da tempo, superando difficoltà grazie a proficue interlocuzioni tra tutti i soggetti coinvolti. L’intervento, del valore di circa 20 milioni di euro, è un segnale forte da parte di IP, che conferma il proprio impegno a mantenere il deposito di idrocarburi nell’infrastruttura portuale di Barletta.
Il senatore Dario Damiani, che aveva promosso un tavolo di confronto già nel 2022 per dare nuovo slancio al procedimento, ha espresso grande soddisfazione per il traguardo raggiunto. «Si tratta di un intervento che testimonia l’interesse alla riqualificazione e rilancio della nostra infrastruttura portuale, nonché una crescente attenzione alla sicurezza dell’area e della città», ha dichiarato il senatore di Forza Italia.
Nello specifico, la riorganizzazione prevede la rimozione degli imponenti serbatoi dalla radice del molo di levante per ricollocarli sul molo di tramontana, in una posizione più defilata e verso il mare aperto. Questo spostamento strategico libererà l’area precedentemente occupata, rendendola fruibile per altre attività connesse allo sviluppo turistico-commerciale del porto.
Il senatore Damiani ha inoltre fornito le tempistiche previste per le fasi successive alla concessione: il cronoprogramma esecutivo sarà stabilito entro marzo 2026. I lavori dovranno essere ultimati entro dicembre 2028, mentre lo spostamento definitivo dei serbatoi è atteso entro dicembre 2029.
