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Andria piange il rider 18enne Nicola Casucci: aveva iniziato a lavorare da appena due settimane

Aveva iniziato a lavorare due settimane fa in una pizzeria di via Garibaldi ad Andria, il rider 18enne Nicola Casucci, morto in un incidente stradale mentre effettuava una consegna in bici. A introdurlo nel lavoro era stato il fratello maggiore, già dipendente della stessa pizzeria. Quella di ieri sera era l'ultima consegna della giornata, destinata…
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Aveva iniziato a lavorare due settimane fa in una pizzeria di via Garibaldi ad Andria, il rider 18enne Nicola Casucci, morto in un incidente stradale mentre effettuava una consegna in bici.

A introdurlo nel lavoro era stato il fratello maggiore, già dipendente della stessa pizzeria. Quella di ieri sera era l’ultima consegna della giornata, destinata a un cliente di via Ospedaletto, la strada in cui è avvenuto l’incidente.

Nicola Casucci frequentava il quinto anno al polo tecnico-liceale “Ettore-Carafa”, dove la sua morte ha suscitato sgomento: «Ci ha profondamente colpiti e lasciati attoniti», dicono dalla scuola. In una nota, la dirigente scolastica Palma Pellegrini e tutta la comunità scolastica esprimono «la propria vicinanza in questo momento di grande dolore. Siamo vicini alla famiglia con il pensiero e con il cuore. Il ricordo di Nicola rimarrà sempre vivo nella nostra comunità e nei suoi compagni».

«Ci raccogliamo in silenzio per far giungere un abbraccio di consolazione ai suoi cari. Non ci resta che l’umana e rispettosa consolazione», dichiara la sindaca di Andria, Giovanna Bruno. La comunità cittadina che in questi tre giorni si appresta a vivere la festa patronale in onore di San Riccardo e della Madonna dei Miracoli, dedicherà «momenti di silenzio e raccoglimento per Nicola», fa sapere Palazzo di città.

«Siamo comunità nella gioia e nella condivisione del dolore per una giovane vita stroncata mentre era al lavoro», conclude.

Profondo cordoglio esprime anche la Cisl Bari-Bat. «Un ragazzo giovanissimo, con i suoi sogni e il suo futuro davanti, strappato all’affetto della sua famiglia e della sua comunità mentre lavorava», si legge in una nota del sindacato.

«Questo dramma – prosegue il comunicato – ci richiama con forza a una verità inaccettabile: la sicurezza nel lavoro non può essere un optional. Le condizioni di impiego dei rider, la mancanza di tutele e le falle nei controlli rappresentano una piaga che va affrontata con decisione, senza più rinvii né compromessi».

La Cisl Bari-Bat evidenzia che «ogni vita persa è una sconfitta per l’intero mondo del lavoro e per la società».

Per la Cgil della provincia di Barletta-Andria-Trani, quella di Nicola Casucci è «una morte che fa ancora più male perché è l’ennesima e perché a perdere la vita è stato un giovane rider. La sua morte è una tragica ferita per noi tutti».

Michele Valente, segretario generale della Cgil Bat, ricorda che il ragazzo era «uno studente come tanti, con i suoi sogni e suoi progetti per il futuro, che forse per pagarsi gli studi lavorava, come da noi al Sud accade spesso dove tanti giovani per non gravare sulle famiglie o per senso di responsabilità decidono di fare qualche lavoretto per arrotondare».

Il sindacalista auspica che «le Istituzioni aprano un tavolo per confrontarci sulla tematica della sicurezza dei rider all’interno del traffico cittadino».

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