La gara di solidarietà per aiutare il popolo ucraino dopo oltre due settimane di invasione parte da Potenza. E viaggia a bordo di un tir. A guidarlo è un giovane imprenditore lucano. Si chiama Michele Arleo ed è originario di Sant’Arcangelo, in provincia di Potenza. L’uomo è titolare di una ditta di trasporto merci e ha deciso di percorrere circa tremila chilometri utilizzando il proprio camion per raggiungere un orfanotrofio in Ucraina e consegnare alimenti, abiti e giocattoli donati da tanti volontari del territorio. Con lui c’è anche un autista pronto a dargli il cambio durante il lunghissimo viaggio.
La sua decisione ha colpito moltissimo la comunità. Si tratta infatti di un gesto di grande solidarietà e umanità, in grado di portare un aiuto concreto a un popolo che in queste ore soffre e subisce l’invasione e la distruzione del proprio Paese. La partenza di Michele e del suo autista è fissata per oggi alle 14. Il primo passo sarà riempire il grosso tir di tutti i beni donati grazie alla generosità di alcuni dipendenti delle aziende del Vallo di Diano, in provincia di Salerno, e del Potentino. Una vera e propria gara di solidarietà che ha permesso di creare una rete sinergica ed efficiente.
Dopo circa tre giorni di viaggio, Arleo giungerà in Moldavia attraverso un corridoio umanitario organizzato da una Ong che si occuperà successivamente di consegnare il carico a un orfanotrofio nel quale sono ospitati circa 200 bambini. La struttura si trova in Ucraina, a 50 chilometri di distanza dal confine moldavo. «Da una decina di giorni è scattata la macchina organizzativa nel mio territorio con l’aiuto delle parrocchie locali, e così sono riuscito a riempire il mio tir. Dal Vallo di Diano hanno poi raccolto altro materiale. Non sono riuscito, purtroppo, a caricare tutto ciò che è stato donato». Michele spiega così il grosso lavoro di volontariato e organizzazione che ha permesso di mettere insieme materiale utile per sostenere i cittadini ormai stremati dalla guerra. Il tutto reso possibile da uno dei corridoi umanitari predisposti proprio per permettere agli aiuti di arrivare in sicurezza.
L’iniziativa di questo imprenditore lucano è stata subito accolta positivamente, tanto da riuscire a creare un ponte di solidarietà tra il Vallo di Diano e il Potentino coinvolgendo anche diversi Comuni, parrocchie, associazioni di volontariato e realtà sportive. «Appena rientrerò in Italia organizzerò subito un altro viaggio -anticipa Arleo – Ho tanta tristezza nel mio cuore per questi bimbi che vivono momenti tragici essendo esposti a fame, freddo e violenze». Insomma, la nuova partenza è già dietro l’angolo. Anche perché in Italia sono rimasti moltissimi beni che aspettano solo di raggiungere i piccoli ucraini ancora bloccati nel Paese.