Il gigante dei videogiochi Nintendo Co.Ldt si è costituita parte civile nel processo per violazione del diritto d’autore sulle opere dell’ingegno nel processo cominciato oggi nel Tribunale di Bari nei confronti di due imprenditori baresi, Nicola e Vito Zuccarini.
I due, titolari della società Eureka con sede a Casamassima, specializzata nell’attività di commercio elettronico on line e off-line di prodotti dell’elettronica, avrebbero commercializzato attraverso un sito internet dispositivi come game copiers e flash card «eludendo – si legge nell’imputazione – le misure tecnologiche di protezione adottate dalla società giapponese». La società barese, cioè, avrebbe venduto al costo di 25-30 euro dispositivi che, inseriti nell’apparecchio Nintendo, consentivano di “craccare” tutti i giochi, accedendovi quindi senza acquistarli.
La vicenda contestata nel processo deriva da una querela fatta nel luglio 2017 dal procuratore speciale della Nintendo. Dopo due consulenze tecniche, la Procura ha chiesto altrettante archiviazioni del procedimento ma il gip, accogliendo le opposizioni dell’azienda nipponica, ha prima disposto nuove indagini e poi formulato una imputazione coatta a carico degli imprenditori, difesi dall’avvocato Antonio Maria La Scala.
Così la pm Angela Maria Morea ha firmato il decreto di citazione a giudizio e il processo dinanzi al Tribunale monocratico di Bari è cominciato nei giorni scorsi. Si tornerà in aula il 10 novembre.