«Il mix tra solidarietà, pace, libertà e federalismo è la missione dell’Unione europea ed è la missione di Ventotene». Lo ha detto l’ex presidente del Consiglio dei ministri ed ex commissario europeo Paolo Gentiloni a Bari, durante la cerimonia di consegna del sigillo d’oro per il centenario dell’Università del capoluogo pugliese.
Gentiloni ha pronunciato una prolusione dal titolo “La solidarietà dell’Unione europea durante la pandemia” nel corso del convegno su “La solidarietà europea, avanzamenti, arretramenti e prospettive a 15 anni dalla riforma di Lisbona“.
Parlando della polemica in corso a seguito delle parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni proprio sul Manifesto di Ventotene, Gentiloni ha sottolineato che «anche nelle aule del Parlamento ci vuole rispetto per i padri della patria italiana ed europea. Il rispetto che dobbiamo ai padri della patria Europa è fondamentale soprattutto nelle aule del nostro Parlamento».
L’ex commissario europeo ha ricordato che «fascismo e nazismo sono stati sconfitti dagli eserciti alleati. L’esercizio della difesa, se ha finalità di pace e limiti chiari, è difficilmente evitabile. Non basta dire solidarietà e pace, bisogna dire solidarietà pace e libertà perché questa è la missione dell’Unione europea».
«L’interesse per l’Europa non è mai stato così vivo e il merito è di Trump»
Negli ultimi giorni, una grossa fetta di società civile ed esponenti politici si sono mobilitati a difesa dell’Unione europea: «Abbiamo avuto una grande manifestazione a Roma – ha aggiunto Gentiloni – non avevo mai visto così tante bandiere dell’Europa come il 15 marzo».
L’ex presidente del Consiglio ha anche ricordato «la lezione civile che ha dato ieri sera Roberto Benigni raccontando chi era Jean Monnet. Siamo in giorni particolari – ha spiegato – in cui l’interesse per l’Europa non è mai stato così vivo e il merito è di Trump. Il fatto che l’alleanza sia messa in discussione è che nelle relazioni internazionali prevalga la forza ha spinto a interrogarci sull’importanza dell’Europa».
«Più Europa per università e studenti»
Nell’occasione, Gentiloni ha parlato anche dell’Università di Bari, evidenziando che «è importante ricordare che in cento anni di storia questa università è stata un presidio. Cento anni impongono una responsabilità e per questo abbiamo iniziato un percorso importante sulla questione della pace».
Per il rettore dell’Università, Stefano Bronzini, «in questo momento l’Europa deve dare risposte e sono sicuro che Gentiloni continuerà il suo impegno. Spero – ha evidenziato – che questo contamini le menti affinché ci si senta prima di tutto cittadini europei. L’università e gli studenti hanno bisogno di più Europa, così come i docenti». Bronzini ha anche donato a Gentiloni anche il volume dei cento anni di storia dell’università di Bari.