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Turismo, nel 2025 oltre 2 milioni di pernottamenti a Bari: «La città è sempre più attrattiva»

Oltre due milioni e 15mila pernottamenti a Bari in quasi nove mesi con più di 832mila ospiti registrati in città. Sono i dati riportati dal portale Pay tourist. Si tratta di numeri in crescita rispetto allo scorso anno quando i due milioni di pernottamenti si erano toccati a dicembre. Bari si conferma, così, tra le…
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Oltre due milioni e 15mila pernottamenti a Bari in quasi nove mesi con più di 832mila ospiti registrati in città. Sono i dati riportati dal portale Pay tourist.

Si tratta di numeri in crescita rispetto allo scorso anno quando i due milioni di pernottamenti si erano toccati a dicembre. Bari si conferma, così, tra le principali destinazioni turistiche del Mezzogiorno e dell’Italia.

Per quanto riguarda la provenienza dei turisti in città, per quasi un quarto (il 24,92%) arrivano dall’Italia. Seguono la Polonia (13,4%), la Francia (6,07%), la Romania (5,76%), la Germania (3,89%), la Bulgaria (3,82%), gli Stati uniti d’America (3,53%), l’Ungheria (3,39%), la Spagna (3,26%), l’Argentina (3%), il Regno unito (2,18%), il Brasile (1,91%), l’Austria (1,65%) e i Paesi Bassi (1,62%).

Quanto al profilo dei turisti registrati, per il 42.13% si tratta di famiglie, seguite da gruppi (39.73%) e singoli (18.14%).

«Bari è una città sempre più attrattiva», constata l’assessore comunale al Turismo, Pietro Petruzzelli, sottolineando che, per far sì che il turismo cresca «in maniera sostenibile» il Comune sta lavorando – attraverso l’imposta di soggiorno e un finanziamento di Pugliapromozione – «sull’efficientamento dei servizi» e a «un progetto che punta alla valorizzazione del patrimonio culturale presente su tutto il territorio comunale».

In questo senso va Undiscovered Bari che ha l’obiettivo di portare le persone che arrivano in città «a visitare il castello di Ceglie, con la sua cisterna di epoca romana, o il quartiere museale del San Paolo, con i murales realizzati da artisti di fama internazionale, o ancora, alcune strade e luoghi identitari del quartiere Carrassi». Altro obiettivo, poi, è quello di «valorizzare una delle più grandi economie della terra di Bari, quella dell’olio extravergine di oliva, con il coinvolgimento di una grande azienda produttrice localizzata tra Catino e San Pio».

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