C’è anche il Policlinico di Bari, con l’unità operativa generale universitaria “F. Piccione”, in due studi multicentrici promossi dall’Associazione italiana per lo studio del pancreas.
Il primo è il Registro italiano multicentrico di sorveglianza prospettica dei soggetti a rischio genetico di cancro del pancreas.
Il documento raccoglie dati anagrafici, clinici, genetici e biologici per identificare precocemente i soggetti affetti da lesioni pre-tumorali o forme iniziali di tumore del pancreas, così da poter proporre percorsi diagnostici e terapeutici tempestivi.
Nel registro, spiega il Policlinico, possono essere inclusi i soggetti che presentino in famiglia almeno due parenti con cancro del pancreas, di cui uno di primo grado; mutazioni genetiche note con almeno un consanguineo di primo o secondo grado affetto da cancro del pancreas; sindrome di Lynch con consanguineo di primo o secondo grado affetto; sindrome del melanoma familiare; sindrome di Peutz-Jeghers; pancreatite genetica.
Il secondo studio prevede invece l’adesione al Registro italiano della pancreatite cronica, mirato a raccogliere dati sull’evoluzione della malattia. I pazienti che rispondono ai criteri di arruolamento, conclude il Policlinico, «saranno valutati dopo una visita specialistica ambulatoriale dall’équipe di chirurgia epato-bilio-pancreatica».









