Sono accusate di truffa aggravata e riciclaggio le sette persone finite ai domiciliari dopo la denuncia di una vittima di phishing, truffa online che sfrutta email, sms o siti web falsi. Un cittadino barese ha ricevuto un messaggio inviato apparentemente da una banca con il quale veniva avvisato di un presunto movimento sospetto sul suo conto corrente e invitato a compilare un modulo online. A seguire ha ricevuto una telefonata da un’utenza che sembrava riconducibile al proprio istituto di credito, nella quale veniva preannunciata una successiva chiamata da parte dei carabinieri. È qui che l’interlocutore si è qualificato falsamente come maresciallo dell’Arma e, sostenendo che fossero in corso attività investigative su un’operazione fraudolenta in atto, è riuscito a convincere la vittima ad effettuare un bonifico istantaneo di 47.500 euro.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Trani, hanno portato all’identificazione di un gruppo composto da sette persone, attive nelle due distinte fasi: alcune impegnate nella truffa e nella sostituzione di persona, altre nel successivo riciclaggio del denaro ottenuto.
Nella prima fase, i malviventi, mediante la tecnica del cli-spoofing, hanno fatto comparire sul telefono della vittima numerazioni selezionate appositamente per risultare credibili, tra cui quelle riconducibili alla banca e a una locale caserma dei carabinieri. Nella seconda fase hanno riscosso l’importo di denaro sottratto con la truffa, frammentando le somme e prelevando denaro contante in uffici postali nei comuni di Trani, Bisceglie e Molfetta. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati complessivamente 14mila euro tra denaro contante e disponibilità su conti correnti, oltre a tre auto, gioielli e numerose carte di credito.
