«Se non fossi sicuro dell’assoluta regolarità del mio agire, delle mie scelte, della mia buonafede e soprattutto del rispetto e della fiducia che ripongo nella Magistratura avrei desistito. Ma io, dopo 24 anni dalla mia ultima candidatura a consigliere comunale, preferisco metterci la faccia e scendere direttamente in campo a viso aperto e senza infingimenti». Così, in una nota, Sandro Cataldo annuncia il suo ritorno in prima persona in una competizione elettorale: sarà candidato consigliere al Comune di Triggiano nella lista di Onofrio D’Alesio Sindaco.
«La forza della ragione e la certezza che al più presto sarà ricostruita la verità dei fatti, mi rende ancor più convinto della decisione di candidarmi», si legge in una nota dello stesso Cataldo che si dice «conscio anche delle prevedibili e scontate strumentalizzazioni che ci saranno».
Il fondatore di Sud al Centro, movimento politico poi sciolto, prosegue: «La campagna velenosa e denigratoria artatamente avviata nei miei confronti con l’obiettivo di delegittimare il mio operato e il mio impegno politico, ha provocato una sorta di eterogenesi dei fini e di controspinta di dignità morale. Se l’intenzione di alcuni è stata quella di isolarmi e di escludermi – si legge nella nota -, di contro questo ha contribuito a determinare in me una reazione opposta. Rivendico il mio diritto all’agibilità politica, a non isolarmi e a rivendicare, a testa alta, il dovere civico di dare un contributo alla nostra comunità».
Cataldo assicura che «spinto e spronato dall’affetto di tanti amici e sostenitori, il mio impegno politico proseguirà come candidato al consiglio comunale in occasione delle elezioni comunali di Triggiano del 25 e 26 maggio nella lista “Onofrio D’Alesio Sindaco”. Sono convinto di poter continuare a contribuire e risolvere i problemi di tantissimi miei concittadini, così come ho sempre fatto mettendomi a disposizione con la mia esperienza e competenza, ma soprattutto con l’entusiasmo, la passione e la disinteressata generosità al servizio dei triggianesi», conclude.