«Ssc Bari intende confermare pieno appoggio e supporto a Giuseppe Sibilli in previsione del prossimo periodo che lo vedrà impegnato nel percorso terapeutico di recupero, così come prescritto dalle autorità competenti». Così la società biancorossa in merito al caso dell’attaccante, squalificato dalla Figc per 16 mesi dopo un’inchiesta della Procura Federale che ha accertato che il calciatore, classe ’96, avrebbe scommesso su vari eventi sportivi negli ultimi tre anni.
La Ssc Bari si è dunque resa disponibile «a collaborare con le istituzioni per la pianificazione e lo svolgimento degli incontri indicati presso associazioni dilettantistiche e/o centri del settore giovanile e scolastico e/o centri di recupero dalle ludopatie».
«Quanto successo – si legge in una nota diffusa dalla società – deve rappresentare un avvertimento, un chiaro campanello d’allarme, che possa mettere in guardia e fuggire da condotte e comportamenti che nulla hanno a che vedere con i valori fondanti dello sport e che tradiscono lo spirito stesso della competizione sportiva».
