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Sciopero delle orecchiette a Bari Vecchia, momenti di tensione in strada Arco Basso

Caos a Bari Vecchia, stamattina, dove è andato in scena lo sciopero delle orecchiette. Le pastaie, dopo il blitz di ieri della polizia annonaria, hanno deciso di incrociare le braccia e bloccare strada Arco Basso. Le signore di Bari Vecchia hanno deciso di impedire l'accesso alla strada posizionando i tavolini in maniera trasversale ma la…
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Caos a Bari Vecchia, stamattina, dove è andato in scena lo sciopero delle orecchiette. Le pastaie, dopo il blitz di ieri della polizia annonaria, hanno deciso di incrociare le braccia e bloccare strada Arco Basso.

Le signore di Bari Vecchia hanno deciso di impedire l’accesso alla strada posizionando i tavolini in maniera trasversale ma la situazione è presto degenerata con un parapiglia con un giornalista locale e il suo cameraman. È intervenuto anche il 118 che, a quanto si apprende, avrebbe soccorso una donna incinta.

Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale e i carabinieri. Una delegazione delle pastaie è stata poi ricevuta in Comune dal sindaco Vito Leccese e dagli assessori allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli e alla Polizia locale Carla Palone.

«Alle pastaie di Bari Vecchia – spiega Petruzzelli – abbiamo ribadito ciò che loro sanno bene» ovvero che «l’aspetto legato alla tradizione delle orecchiette fresche vogliamo tutelarlo, ed è per questo che possono tranquillamente esporre i loro telati per le orecchiette fresche o per mettersi loro stesse in maniera dimostrativa a prepararle. Quello che non possono fare, a meno che non abbiano un’autorizzazione alla vendita, è vendere o esporre le orecchiette industriali. Qualcuna ha l’autorizzazione altre si stanno mettendo in regola».

Palone evidenzia che «la polizia locale lavora sulla legalità quindi i prodotti non artigianali legati al commercio non si possono vendere su aree pubbliche se non c’è un’autorizzazione».

Nel caso dei sequestri e delle multe di ieri «l’autorizzazione non c’era e, quindi, c’è stato il sequestro così come lo facciamo nei mercati cittadini, così come verifichiamo nelle attività di ristorazione per la tracciabilità del prodotto, l’abbiamo fatto anche sulle pastaie che per noi sono un’immagine importante della città».

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