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Report sulle diseguaglianze, monsignor Satriano: «I nuovi fragili sono gli adolescenti»

«Spesso la povertà viene vista solo nel barbone, nella persona che ha perso un lavoro. Le povertà invece stanno aumentando proprio perché aumenta la distanza tra persone». Ad affermarlo è l'arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, a margine della presentazione della terza edizione del report sulle diseguaglianze sociali della Caritas diocesana Bari-Bitonto, denominato Vite sospese.…
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«Spesso la povertà viene vista solo nel barbone, nella persona che ha perso un lavoro. Le povertà invece stanno aumentando proprio perché aumenta la distanza tra persone». Ad affermarlo è l’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, a margine della presentazione della terza edizione del report sulle diseguaglianze sociali della Caritas diocesana Bari-Bitonto, denominato Vite sospese. Satriano evidenzia che «c’è un senso di frustrazione che abita anche la collettività e che tocca soprattutto i più fragili».

Tra questi, purtroppo. «dobbiamo incominciare ad annoverare anche i nostri adolescenti, che incominciano ad avere un’onda d’urto non semplice. Ce ne accorgiamo con l’aumento delle baby gang e con gli atti di violenza che vedono i nostri adolescenti protagonisti», aggiunge l’arcivescovo. «Sono segnali preoccupanti – ha aggiunto – dobbiamo lavorare sempre di più insieme, mettendo in campo tutte le energie perché ci sia non soltanto un atteggiamento assistenzialista mirato, ma anche uno educativo che sottragga questi cittadini al mondo dell’invisibilità e restituisca loro una dignità umana che li faccia diventare protagonisti del loro riscatto».

Parlando del turismo nel capoluogo pugliese, invece, l’arcivescovo ha spiegato che «gratifica questa città», ma c’è il rischio che «ci sfugga di mano il gioco». «La mancanza di alloggi – ha aggiunto – ci deve far riflettere. Oggi uno studente e una persona che ha una piccola famiglia che cercano un alloggio lo pagano molto caro o non lo trovano perché la gente preferisce fare b&b». Accanto a questo, ha spiegato Satriano , «ci sono anche situazioni legate alla criminalità, allo spaccio di droga. Ci sono zone del nostro centro storico nelle quali la droga si sente a olfatto. Dobbiamo prenderne atto, perché da queste situazioni nascono anche delle forme di povertà e fragilità».

Infine, don Lino Modesto, responsabile della Caritas Bari-Bitonto, ha affermato che «nel corso del 2024 abbiamo accostato più di 600 nuove persone in grave povertà, più di 6mila interventi sono stati offerti dalle nostre Caritas, sia quella diocesana sia quelle parrocchiali, il 64% delle persone che abbiamo avvicinato è rappresentato da donne. Ci sono anche famiglie con con figli, anziani soli e i lavoratori poveri che continuano a crescere». Un aumento di povertà, rispetto allo scorso anno, che «lascia supporre che gli strumenti che il governo ha messo a disposizione non sono sufficienti. Oggi c’è bisogno di politiche più coraggiose, di reti sociali più stabili e di comunità capaci di non lasciare nessuno indietro».

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