Un confronto serrato e un’importante lezione di giornalismo d’inchiesta. Il giornalista Sigfrido Ranucci, autore e conduttore di “Report”, è stato ospite oggi a Bari del Consiglio regionale della Puglia, dove ha parlato a una platea di giovani studenti di liceo e del Master in Giornalismo. L’incontro, dal titolo “Informazione libera in uno Stato di Diritto”, ha messo al centro il ruolo del giornalista tra etica e legalità.
L’iniziativa, promossa dalla Biblioteca del Consiglio regionale, ha preso spunto dall’ultimo libro di Ranucci, “La Scelta”, per affrontare l’importanza di un’etica incrollabile in una società democratica. “La scelta, se sei informato correttamente, non si fa per un tornaconto personale, ma per il bene comune,” ha spiegato Ranucci.
Le sfide e i pericoli del giornalismo d’inchiesta
Di fronte ai numerosi studenti, Ranucci non ha nascosto le difficoltà della sua professione. Ha evidenziato come molti giornalisti d’inchiesta siano sotto scorta e vivano in un contesto «avvelenato». Ha sottolineato il prezzo da pagare per fare «libera informazione», affrontando pressioni, denunce e rischi legali, a volte anche da parte degli stessi editori. «La scelta del bene comune è una scelta vincolante per un bene soggettivo», ha ribadito, descrivendosi come un uomo la cui carriera e identità sono strettamente legate alla scelta di perseguire la verità, anche quando la strada è piena di pericoli.
Agli studenti che hanno posto numerose domande, Ranucci ha lasciato un messaggio chiaro: sviluppare un giudizio critico e mantenere viva la memoria. Il giornalista ha messo in guardia dal rischio di «omologazione» legato all’intelligenza artificiale, che potrebbe portare a un’espansione della «deficienza naturale». Il suo consiglio finale è stato quello di rimanere sempre indipendenti, curiosi e di avere una visione globale per interpretare la complessità del mondo.
Anche il giornalista Piero Ricci, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, ha preso parte all’incontro, ribadendo la necessità che la categoria «faccia capire che cosa è il giornalismo» e che l’esempio di Ranucci sia un modello per il lavoro d’inchiesta.


