Si chiama Elia Lovecchio il 40enne finito in coma dopo essere precipitato da 4 metri di altezza mentre eseguiva un’arrampicata durante un allenamento in palestra a Putignano. L’incidente è avvenuto il 21 gennaio scorso.
Nel Policlinico di Bari, dove l’uomo è stato ricoverato in gravissime condizioni, sono state avviate le procedure per certificarne la morte cerebrale e, a quanto si apprende, la famiglia ha dato il consenso alla donazione degli organi.
L’impianto sportivo in cui è avvenuto l’incidente è stato sequestrato e nelle prossime ore la Procura di Bari avvierà un fascicolo d’inchiesta per chiarire dinamica e cause dell’incidente.
Secondo quanto emerso finora, la vittima originaria di Santeramo in Colle, era impegnata in una arrampicata quando avrebbe perso l’equilibrio per poi cadere nel vuoto. Soccorso dal personale del 118, è stato trasportato al Policlinico dove è stato ricoverato in condizioni molto gravi per poi finire in coma.
Oggi la decisione di avviare le procedure per accertare la morte cerebrale dell’uomo.
Il sindaco di Santeramo: «Sconcerto e dolore»
«Sono davvero sconcertato e addolorato per questa terribile notizia. Abbiamo perso un giovane dallo spirito nobile, impegnato socialmente e molto legato a Santeramo», afferma il sindaco di Santeramo Vincenzo Casone. «Siamo in attesa di conoscere ulteriori dettagli rispetto a questo tragico episodio. A nome mio personale e di tutta la città – prosegue – desidero esprimere il mio cordoglio alla famiglia di Elio, ai suoi amici e a tutti coloro che gli hanno voluto bene».
