«È stata durissima perché le false accuse sono difficilissime da digerire. Ora però provo un sentimento di riconoscenza nei confronti della mia famiglia che mi è stata vicina e di chi ha lavorato per far emergere la verità». Così Paul Haggis commenta il proscioglimento disposto dalla Procura di Brindisi relativamente alle accuse di violenza sessuale e lesioni che gli erano state rivolte da una 30enne inglese durante la kermesse cinematografica “Allora Fest!” che si è tenuta a Ostuni nel 2022. Per quei fatti il regista premio Oscar è finito anche agli arresti domiciliari per 14 giorni.
Stamattina, negli uffici di Polis Avvocati si è tenuta una conferenza stampa con i suoi legali Michele Laforgia e Daniele Romeo.
«È finito un incubo», ha affermato Laforgia, evidenziando che «è stato posto rimedio a un errore giudiziario: quell’arresto non doveva essere fatto. La magistratura lo ha accertato».
Nonostante la “disavventura” non è cambiato l’amore di Paul Haggis per l’Italia: «È il Paese migliore al mondo», afferma il regista che riferisce di aver chiesto la residenza nel Bel Paese.