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Palazzina crollata a Bari, l’UniBa rileva presenza di amianto nelle polveri: Arpa Puglia avvia le analisi

La presenza di fibre di amianto e di vetro sarebbe stata rilevata in un campione delle polveri prelevato dal balcone di uno stabile che si trova nell'area di via De Amicis, nel quartiere Carrassi di Bari, dove il 5 marzo scorso è crollata una palazzina di cinque piani. È quanto emerge da una relazione prodotta…

La presenza di fibre di amianto e di vetro sarebbe stata rilevata in un campione delle polveri prelevato dal balcone di uno stabile che si trova nell’area di via De Amicis, nel quartiere Carrassi di Bari, dove il 5 marzo scorso è crollata una palazzina di cinque piani.

È quanto emerge da una relazione prodotta dal dipartimento di Scienze della terra e Geoambientali dell’Università di Bari relativa alle indagini effettuate con un microscopio elettronico sul campione di polvere.

Per questo alle 14:30 di oggi, 13 marzo, Arpa Puglia ha effettuato a sua volta un prelievo di polvere per analizzarlo al fine di verificare la presenza di fibre di amianto. Contestualmente, fanno sapere dal Comune di Bari, Arpa sta procedendo all’installazione di centraline per proseguire le indagini sulle polveri derivanti dalle attività di demolizione in corso.

Il Comune ricorda che, come da ordinanza del sindaco Vito Leccese firmata ieri, è vietato l’affaccio all’esterno delle finestre, è imposto l’obbligo di mantenere chiuse le finestre e di utilizzare idonei dispositivi di protezione (mascherine) nelle aree esterne delle zone circostanti l’edificio interessato dal crollo (via Pinto, via De Amicis nel tratto compreso tra Corso Benedetto Croce e via della Repubblica, via Fornelli nel tratto tra via Pinto e via della Repubblica, corso Benedetto Croce nel tratto tra via Bottalico e via Monfalcone) fino a comunicazione di cessate attività.

A questo si aggiunge l’attività di monitoraggio ambientale continuativo, predisposta dall’amministrazione comunale, attraverso il posizionamento di un laboratorio mobile, installato da ditta specializzata iscritta all’albo nazionale gestori ambientali al fine di verificare la presenza di polveri dannose per la salute pubblica; nonché le attività di nebulizzazione attiva per contenere la dispersione delle polveri durante gli interventi di demolizione controllata in corso.

L’Arpa Puglia: «Fibre di amianto nella tubatura»

Le fibre di amianto, comunica Arpa Puglia, erano nella “matrice cementizia” di alcuni detriti (probabilmente di una tubatura) della palazzina. L’Agenzia nei giorni scorsi aveva escluso la presenza di fibre di amianto nell’aria interessata dal crollo, sulla base delle analisi svolte per 24 ore (dal 6 al 7 marzo) attraverso le proprie centraline proprio sulla qualità dell’aria.

Le indagini dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente saranno estese anche alle polveri, e per questo sono stati prelevati dei campioni nel cortile della ex scuola Carlo del Prete, nella vicina via Pinto, e dal balcone di un appartamento di via De Amicis 2.

Proprio dall’esame di un campione prelevato dal balcone, l’università di Bari aveva rilevato, in una relazione, la presenza di fibre di amianto da un campione di polvere. «La relazione in questione – scrive l’Arpa in un comunicato – non proviene da un laboratorio inserito nell’elenco dei laboratori qualificati del ministero della Salute. Arpa Puglia – si legge ancora – si riserva valutazioni sui contenuti della relazione dell’Università di Bari, di cui si è avuta notizia in giornata odierna, relativa ad un “campione di polvere” che sarebbe stato prelevato da un balcone nei pressi del palazzo crollato». Le analisi di questi ultimi campioni prelevati inizieranno domani.

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