Non c’è tregua, solo rabbia e desolazione nelle campagne del Nord Barese. Un nuovo, barbaro raid ha colpito l’azienda agricola di Mauro De Ruvo, presidente di Coldiretti Molfetta. Ignoti, armati di motosega, hanno abbattuto altri 200 alberi di ulivo, tornando sul luogo del crimine per portare a termine una distruzione iniziata poche settimane fa.
Il bersaglio è un oliveto giovane, trapiantato appena quattro anni fa, che ora appare come un cimitero a cielo aperto. Sommando i 487 alberi già segati nel precedente attacco, la piantagione è stata letteralmente falcidiata. Un danno economico ingente, ma soprattutto un messaggio intimidatorio potentissimo.
Dura la reazione di Coldiretti Puglia, che esprime “fortissima vicinanza” all’imprenditore e parla di un «attacco senza precedenti» all’imprenditoria agricola locale. «La quotidianità degli imprenditori è ormai costantemente minacciata – denuncia l’associazione – con raid che si susseguono da anni, costringendo gli agricoltori a vigilare i propri campi anche di notte». Di qui l’appello alle istituzioni: serve un presidio intensificato delle forze dell’ordine per proteggere un settore che rappresenta il motore economico della regione ma che oggi si ritrova sotto assedio criminale.










