«Devo dire che Bari, come ho detto durante la festa della Polizia di quest’anno, non è più ricordata come “Scippolandia”. Se ricordiamo quello che era la Puglia qualche anno fa, stiamo andando nella direzione giusta». Lo ha detto il questore di Bari, Massimo Gambino, nel corso della conferenza stampa in cui questa mattina ha tracciato il consuntivo delle attività della Polizia di Stato dell’anno che si sta per concludere.
In quest’ultimo periodo, ha sottolineato, «sono aumentati gli assalti ai bancomat come anche gli assalti ai furgoni portavalori. Ma su quello ci sono comunque attività che credo e spero porteranno a risultati».
Il questore Gambino, che a gennaio lascerà Bari per trasferirsi a Torino dove assumerà lo stesso ruolo, ha sottolineato che «la criminalità si adegua alle situazioni, come ognuno di noi. L’attività di contrasto in passato è stata abbastanza forte ma lo è ancora. Credo – ha aggiunto – che la cosiddetta calma apparente può essere determinata da strategie diverse da parte dei clan da un lato, ma dall’altro anche dall’attività di prevenzione e contrasto che viene fatta».
Rispondendo alla domanda di una giornalista che durante la conferenza di fine anno gli chiedeva a cosa è dovuta la “calma apparente” negli ultimi tempi della criminalità organizzata a Bari rispetto agli anni passati caratterizzati da fatti di sangue e guerre tra clan, Gambino ha aggiunto che «come diceva giustamente il procuratore l’altro giorno, non ci sono “cold case”. Se ci fossero, c’è sempre l’attività investigativa in atto perché, sostanzialmente, anche l’ultimo episodio di cui abbiamo raccontato, una persona di cui era stato simulato un suicidio, dà lo spaccato delle situazioni all’interno dei gruppi criminali. Molto spesso – ha proseguito – alcune situazioni che sul territorio comportano l’intervento della volante, attività di prevenzione pure, più che del reparto prevenzione crimine, possono fare in modo che non avvengano certi episodi. Se c’è una pressione costante, se c’è un’azione di prevenzione – ha evidenziato Gambino – è verosimile pensare che quello porti anche ad evitare che accadano fatti più eclatanti. C’è da dire anche che, andando a memoria, almeno nell’anno che io ho trascorso qui a Bari, qualsiasi fatto di sangue, di criminalità organizzata o meno, è stato scoperto. Quindi questo vuol dire che c’è un’attività di conoscenza del territorio, innanzitutto, conoscenza delle dinamiche e conoscenza anche delle possibilità da parte delle forze di polizia di riuscire a contrastare i fenomeni», ha concluso Gambino.
Il bilancio del 2025 della Polizia di Stato nel Barese
A Bari e provincia, nel 2025, la Polizia ha arrestato 599 persone, 15 delle quali minorenni, ne ha denunciate 1.761 (103 minori) e ha notificato 83 provvedimenti di ammonimento per stalking e codice rosso.
Negli ultimi dodici mesi i poliziotti sono stati impegnati in 415 eventi, 431 manifestazioni sportive, 190 operazioni cosiddette ad “alto impatto”. Da gennaio sono state sottoposte a controllo più di 140mila persone, oltre novemila agli arresti domiciliari e 1.700 sorvegliati speciali.
Sono stati emessi 96 Daspo e 40 Dacur (il daspo urbano). Sul fronte del contrasto al traffico e allo spaccio di droga, la Polizia ha eseguito il sequestro di oltre 170 chili di sostanze stupefacenti, di cui 122 di hashish e marijuana e 46 di cocaina.
Sono stati confiscati beni per un milione di euro. Tramite l’applicazione “Youpol” sono pervenute 795 segnalazioni, 202 in materia di droga e 30 su episodi di bullismo.
La polizia di frontiera ha identificato più di 500mila stranieri nel porto e oltre 700mila in aeroporto, procedendo a quasi mille respingimenti.
Le attività di vigilanza nelle stazioni ferroviarie sono state più di duemila, con oltre 72mila persone identificate, 15 arresti e 82 denunce.
Con riferimento alla sicurezza informatica, la polizia postale è stata impegnata nel monitoraggio di oltre 10mila tra siti internet, chat e social, anche nell’ambito di indagini su pedopornografia.










