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Il barese Pietro Polieri nominato componente della Consulta italiana per la Libertà religiosa

Il professor Pietro Polieri, barese classe 1974, è stato nominato a giugno scorso componente della Consulta italiana per la Libertà religiosa o di credo, organo di supporto all'attività dell'inviato speciale del Governo italiano, Davide Dionisi, per la promozione della libertà religiosa e la tutela delle minoranze, sotto l'egida del Ministero degli Affari esteri e della…
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Il professor Pietro Polieri, barese classe 1974, è stato nominato a giugno scorso componente della Consulta italiana per la Libertà religiosa o di credo, organo di supporto all’attività dell’inviato speciale del Governo italiano, Davide Dionisi, per la promozione della libertà religiosa e la tutela delle minoranze, sotto l’egida del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.

Sposato e padre di una bambina, Polieri attualmente insegna, come professore a contratto, Antropologia culturale all’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari ed è assegnista di ricerca in Filosofia del diritto nello stesso Ateneo e direttore di ANTROP.IA, il Dipartimento dedicato all’intersezione tra antropologia, filosofia, diritto e intelligenza artificiale presso l’Ente nazionale per l’Intelligenza artificiale (Enia).

Studioso autorevole nel campo dell’antropologia della religione, Polieri ha costruito nel tempo una solida reputazione anche come osservatore delle dinamiche geo-religiose del Medio Oriente. È inoltre direttore scientifico dell’Osservatorio “Religione/i e Diritto. Geopolitica e Geopolitica delle Religioni”, all’interno della rivista scientifica Ratio Iuris, con sede a Roma.

L’ingresso di Polieri nella Consulta per la Libertà religiosa rappresenta, sottolinea il presidente Shahid Mobeen, «un valore aggiunto per la profondità della sua formazione e per la sua capacità di proporre chiavi di lettura originali sulle dinamiche religiose internazionali». Lo stesso Polieri sottolinea il valore strategico della nomina: «È un’opportunità significativa per trasformare le competenze teoriche in azioni concrete di supporto alle istituzioni, contribuendo anche a promuovere il dialogo interreligioso su scala globale».

La Consulta per la Libertà religiosa – presentata ufficialmente durante il G7 Italia di Pescara nell’ottobre 2024 – nasce con l’obiettivo di vigilare sulle violazioni della libertà religiosa, promuovere campagne di sensibilizzazione e sollecitare l’intervento politico italiano in contesti di persecuzione religiosa. L’iniziativa è frutto di un’idea della filantropa Daniela Canclini e ha ricevuto il pieno sostegno del Ministero degli Esteri, in particolare dell’ambasciatore Francesco Genuardi, capo di Gabinetto del ministro Antonio Tajani.

La Consulta è composta da una rete di realtà attive nella difesa dei diritti umani, tra cui Aiuto alla Chiesa che Soffre, Comunità di Sant’Egidio, Fondazione Oasis, Pro Terra Sancta, AVS e l’Associazione Pakistani Cristiani in Italia.

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