«Cinque consiglieri di maggioranza hanno scelto la via del notaio, assieme a quelli di minoranza e hanno firmato un documento che di fatto manda a casa questa amministrazione. Un atto brutto, ma soprattutto incomprensibile e inopportuno a quattro mesi dalle elezioni, in piena ondata pandemica e con i fondi del Pnrr in arrivo». Così il sindaco di Gravina di Puglia, Alesio Valente, per la seconda volta eletto a capo di una coalizione di centrosinistra, ha annunciato la caduta della sua amministrazione per effetto delle dimissioni di 13 consiglieri comunali che, nella serata di ieri, hanno firmato nello studio di un notaio della città.
Lo ha fatto con un video girato nella piazza di Gravina di Puglia in cui dieci anni fa ha tenuto il primo comizio e postato sui suoi social: «Rivolgo un messaggio al mandatario che ancora una volta vuole tornare in campo e agli esecutori materiali: continueremo a esserci e lavoreremo a un nuovo progetto per migliorare le condizioni di città. Indietro non si torna, la linea è stata tracciata», ha concluso Valente.
