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Fiera del Levante, la rivoluzione verde diventa realtà: il Piano energetico pugliese

Una transizione energetica che parte dal territorio e mette al centro i cittadini. Con la presentazione del nuovo Piano energetico ambientale regionale (Pear), la Puglia punta con decisione a un futuro a zero emissioni entro il 2030, rafforzando la sua leadership nazionale nelle rinnovabili.

Rivoluzione verde

L’occasione è stata l’incontro “Rivoluzione verde per un domani sostenibile”, nell’ambito della Fiera del Levante di Bari. L’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani, ha sottolineato il legame tra la strategia appena varata e il percorso avviato negli ultimi anni: «La nostra rivoluzione verde si inserisce pienamente nella Strategia regionale di sviluppo sostenibile, documento di cui Regione Puglia si è dotata con l’assessorato all’Ambiente sin dall’inizio di questa legislatura e grazie al quale oggi, finalmente, siamo in grado di raccogliere i frutti».

Triggiani ha ricordato i risultati conseguiti: «Parlo di economia circolare, con la chiusura del ciclo dei rifiuti e le bonifiche ambientali, l’aumento della percentuale di raccolta differenziata, l’abbattimento delle emissioni inquinanti, fino al raggiungimento della decarbonizzazione totale dei nostri stabilimenti inquinanti».

Un piano lungimirante

Il Pear rappresenta il documento strategico che guiderà la Regione verso la piena sostenibilità energetica ed ambientale, in linea con il pacchetto europeo “Fit for 55”. «Con l’approvazione del Piano – ha spiegato l’assessora – la Puglia non solo conferma la sua leadership nella produzione di energia da fonti rinnovabili, ma traccia anche una rotta chiara per uno sviluppo realmente sostenibile».

Il piano è frutto di un lavoro congiunto, trattandosi di un documento condiviso con i dipartimenti Sviluppo economico e Agricoltura e le agenzie regionali Arti e Asset. Un impegno che abbraccia anche la valorizzazione turistica e naturalistica: dai parchi regionali alle aree protette e verdi, fino agli ecosistemi marini e terrestri e alla tutela della nostra geo-biodiversità di cui la Puglia è ricchissima.

Il direttore del Dipartimento regionale Paolo Garofoli ha rimarcato il valore del documento: «Il PEAR è un atto di fondamentale importanza verso l’avvenire. L’energia del futuro potrà essere solo rinnovabile e pulita. Il PEAR porta la Puglia a fare un importante passo avanti in questa direzione».

Transizione, quattro pilastri

Nel dettaglio, il Piano poggia su quattro pilastri: riduzione dei consumi energetici, con un miglioramento annuo dell’intensità energetica del 2,6% e il raddoppio degli interventi di efficientamento; minimizzazione del consumo di suolo e dell’impatto paesaggistico, promuovendo il revamping degli impianti eolici e il fotovoltaico sui tetti per almeno il 50% della nuova capacità; decarbonizzazione, con l’obiettivo di -55% di emissioni rispetto al 1990, il phase-out da carbone e olio combustibile, una riduzione del 40% della produzione elettrica da gas naturale e l’installazione di 7,3 GW aggiuntivi di rinnovabili per arrivare a 13,2 GW complessivi.

Infine, cittadini al centro, con sostegno alle comunità energetiche e al Reddito Energetico Regionale per combattere la povertà energetica. Il PEAR passerà ora alla consultazione pubblica e alla valutazione, in vista dell’approvazione definitiva da parte del Consiglio regionale.

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