Risveglio di soprassalto per gli abitanti di Cellamare. All’incirca le 4:30 due forti boati hanno distrutto l’Atm della Bdm Bari in piazza Risorgimento. «Sembrava stessero per venire giù i vetri», commenta una residente che poi ha contattato i familiari per accertarsi stessero bene.
Proprio dal racconto dei cittadini emerge l’ipotesi che i criminali abbiamo colpito lo sportello Bancomat utilizzando ancora una volta la tecnica della «marmotta»: un ordigno artigianale che si ottiene con un cono in metallo in grado di contenere fino a mezzo chilo di polvere da sparo e che prima di esplodere produce un fischio simile a quello del roditore.
Sul posto sono poi giunti i carabinieri con la squadra degli artificieri.
Quello compiuto all’alba del 13 novembre è il secondo assalto, avvenuto a distanza di due mesi, compiuto a Cellamare. Il 3 settembre fu fatto esplodere il bancomat dell’Ufficio Postale di via Verdi. Il boato, avvenuto intorno alle 3.30, fu stato avvertito anche nella periferia del paese.

