Chiesa gremita e tanta commozione, a Conversano, per l’ultimo saluto al 15enne Antonio Di Cristo, tragicamente morto in un incidente stradale che si è verificato mercoledì scorso, 30 luglio, nel comune del Barese.
Di Cristo era il passeggero di una moto condotta da un 17enne che si è scontrata con una Fiat Panda guidata da un anziano di 80 anni.
I funerali del giovane sono stati celebrati dal parroco don Ciccio nella Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta. Nonostante i tantissimi presenti a regnare, in chiesa, era il silenzio e proprio questo è l’aspetto che ha sottolineato il sacerdote: «Avere una chiesa piena di silenzio significa avere una chiesa piena di amore e di vita», ha detto nell’omelia: «Le parole a volte sono superflue e i ragazzi delle parole superflue non se ne fanno niente», ha aggiunto don Ciccio.
«L’unica risposta alla morte è la vita. Antonio era grintoso, sorridente, pieno di vita, appassionato. E amava giocare a pallone», ha ricordato il parroco, rivolgendosi poi ai ragazzi e invitandoli a «tornare alla vita in maniera diversa, tirando un calcio alla banalità, prendendosi l’impegno di viverla al meglio con responsabilità e senza rinviare nulla a domani».
Durante tutta la cerimonia, il padre di Antonio Di Cristo non si è staccato dal feretro del figlio. Sulla bara la foto e una maglia da calcio con il numero 27 che il giovane indossava in campo.
Al termine della cerimonia ha parlato anche il sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio: «Siamo tantissimi ed è difficile trovare le parole – ha detto -. Io sono un padre e provo a immaginare, anche se so che è impossibile, il grado di dolore e mi chiedo cosa può spingere una famiglia, un amico, un conoscente di Antonio ad andare avanti. La risposta la trovo nella comunità che vedo qui oggi che è testimonianza di amore».
All’esterno della chiesa, all’uscita della bara, centinaia di palloncini bianchi hanno spiccato il volo verso il cielo.