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Consulta nazionale antiusura da Papa Leone per i 30 anni: arcivescovo Bari-Bitonto celebra messa a San Pietro

Trent'anni di impegno nella lotta all’usura e alle nuove forme di schiavitù economica sono stati celebrati dalla Consulta Nazionale Antiusura “San Giovanni Paolo II”, ricevuta in udienza da Papa Leone XIV in Vaticano, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico. Un momento di profonda intensità spirituale e istituzionale, che ha visto la partecipazione delle 35 Fondazioni…
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Trent’anni di impegno nella lotta all’usura e alle nuove forme di schiavitù economica sono stati celebrati dalla Consulta Nazionale Antiusura “San Giovanni Paolo II”, ricevuta in udienza da Papa Leone XIV in Vaticano, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico. Un momento di profonda intensità spirituale e istituzionale, che ha visto la partecipazione delle 35 Fondazioni aderenti, dei volontari, dei referenti ecclesiali e civili, e delle persone che ogni giorno combattono le conseguenze dell’usura. Nel suo discorso, il Santo Padre ha espresso gratitudine e riconoscimento per l’impegno della Consulta, definendola «sentinella del Vangelo nella città» e «artigiana di speranza». Papa Leone ha poi sottolineato come l’usura sia una «ferita che lacera la carne viva della società», un fenomeno che non si limita alla dimensione economica, ma che mina la dignità umana e la fraternità.

«Non basta soccorrere chi è caduto. Occorre educare, prevenire, costruire una cultura della legalità e della solidarietà». Infine, ha lanciato un appello forte alle istituzioni, affinché collaborino attivamente con le realtà territoriali e associative: «La lotta all’usura non è solo vostra. È una responsabilità condivisa. Le istituzioni devono ascoltare, sostenere, collaborare».

Dopo l’udienza privata con Papa Leone XIV, i volontari si sono riuniti per la celebrazione della Santa Messa in piazza San Pietro presieduta da S.E. Monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto. La liturgia ha segnato un momento alto del trentennale della Consulta, nata nel 1995 per contrastare l’usura e le nuove forme di schiavitù economica che affliggono famiglie, giovani e anziani in tutta Italia. L’omelia di Monsignor Satriano ha offerto una lettura spirituale e civile del cammino compiuto, intrecciando la parola di Dio con la testimonianza concreta di chi, ogni giorno, sceglie di stare accanto agli ultimi.

Al centro della riflessione, il versetto di San Paolo: «Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza». Quel «però», ha spiegato il Vescovo, è la chiave della fede, la piega interiore dove la grazia prende corpo e trasforma la sconfitta in fecondità. È il «però» che ha animato la Consulta fin dalle origini, quando uomini e donne di Chiesa hanno scelto di non restare spettatori davanti al dramma dell’usura, ma di rispondere con la creatività della carità. Mons. Satriano ha ricordato con commozione le figure fondatrici (Padre Massimo Rastrelli, Mons. Alberto D’Urso e tanti altri) veri «operai del Vangelo» che hanno saputo trasformare la compassione in struttura, la denuncia in progetto, la prossimità in rete viva.

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