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Caro gasolio: autotrasportatori in protesta anche ad Altamura

Anche ad Altamura gli autotrasportatori hanno unito le braccia con un presidio pacifico organizzato nella stazione di servizio Agip all’imbocco della SS96 per Bari, aderendo alla protesta contro il Governo nazionale per chiedere interventi urgenti ed agevolazioni a sostegno della categoria, come accaduto in diversi comuni della Puglia. La protesta, alla quale hanno aderito spontaneamente…
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Anche ad Altamura gli autotrasportatori hanno unito le braccia con un presidio pacifico organizzato nella stazione di servizio Agip all’imbocco della SS96 per Bari, aderendo alla protesta contro il Governo nazionale per chiedere interventi urgenti ed agevolazioni a sostegno della categoria, come accaduto in diversi comuni della Puglia.

La protesta, alla quale hanno aderito spontaneamente la maggior parte degli autotrasportatori, per il momento senza l’adesione di sigle sindacali, ha preso il via ieri mattina dove a turno si danno il cambio in gruppi composti da diverse decine di uomini, in attesa di decidere il programma dei prossimi giorni.
Sul banco delle accuse è finito il Governo, reo di aver trascurato la categoria degli autotrasportatori oggi vessata dai continui aumenti del carburante, degli additivi necessari alla riduzione dei livelli d’inquinamento nell’atmosfera, e non ultimo anche gli aumenti dei pedaggi autostradali.
Nel complesso tutte queste voci, che incidono pesantemente sui costi di gestione fino a raggiungere ed in alcuni casi superare il 70 %, sono aumentate a dismisura, come dichiarato dagli stessi autotrasportatori «un trasporto dalla Puglia alla Lombardia oggi costerebbe dalle 300 alle 400 Euro in più, e questo per noi significa rinunciare al nostro margine di guadagno, sinceramente non sappiamo se proseguire o meno la nostra attività».
Ad Altamura il numero di aziende di trasporto merci su gomma è di circa trecento, mentre il numero degli autotrasportatori sale fino a cinquecento unità, un settore che quotidianamente spende centinaia di migliaia di euro per l’acquisto del solo carburante, ma non si esclude l’adesione alle proteste future anche del comparto legato all’agricoltura, dove gli aumenti dei costi non tocca soltanto le voci di spesa del carburante.
Intanto nel pomeriggio di ieri, presso la sala Tommaso Fiore del Gal in piazza Resistenza, si è tenuta un’assemblea cittadina nella quale è stato fatto il punto sulla situazione in cui versa la categoria, dietro l’angolo l’ombra del fermo collettivo della città, con ulteriori presidi nelle stazioni di servizio e punti nevralgici di accesso alla città, Via Corato, Via Matera, Via Gravina e Via Bari.

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