Il processo di produzione della “carne coltivata” è avviato grazie ad una cellula animale in grado di riprodursi in una condizione “di laboratorio” che simula il processo fisiologico a carico dei muscoli degli animali. Si realizzano delle condizioni ambientali in un sistema chiuso e super controllato e senza rischi microbiologici, in cui sono forniti nutrienti.
In queste condizioni le cellule si moltiplicano e riproducono il tessuto dell’animale fino a ottenere un prodotto finito. E di carne coltivata tra norme, nutrizione e benessere animale si parlerà il prossimo 27 maggio durante l’evento “Dal laboratorio alla tavola”, che si terrà nell’aula magna del campus di Medicina veterinaria, strada provinciale Valenzano-Casamassima.
La discussione
La giornata prevederà in mattinata alle 9.30 i saluti del direttore del dipartimento DiMeV di Uniba Nicola Decaro, del sindaco di Valenzano Giampaolo Romanazzi e di Antonio Di Bello, presidente dell’Ordine dei medici veterinari della provincia di Bari. A seguire le relazioni di Nike Schiavo, biotecnologa Agricoltura cellulare Italia Aps, su “La scienza della carne coltivata”; Francesco Celentano, ricercatore Uniba, su “Normare l’innovazione: la carne coltivata tra diritto europeo, scelte nazionali e governance globale”; Giuseppe Pulina, professore ordinario di Etica e sostenibilità degli allevamenti dell’Università di Sassari con un intervento dal titolo “La produzione e la sostenibilità climatica della carne artificiale”. E Maria Arconzo, assegnista di ricerca che relazionerà su “Rischi e opportunità per la salute”. Nel pomeriggio i panel continueranno con una tavola rotonda sulle prospettive della carne coltivata. Interverranno i docenti Giancarlo Bozzo, Francesco Celentano, Marialaura Corrente, Pasquale De Palo, Leonardo De Giosa (gruppo Ladisa) e Matteo Cupi (Animal Equality).