«Gli Indici di delinquosità non registrano una particolare impennata». È un quadro non particolarmente allarmistico quello delineato dal comandante provinciale dei carabinieri di Bari, Francesco De Marchis, nel resoconto di fine anno. L’Attenzione del comando provinciale è alta, ha spiegato, «perché ci aspettavamo un rinnovato attivismo della criminalità». Con 46 stazioni, due tenenze, sono presenti su 30 dei 41 comuni della provincia di Bari.
Oltre 45mila i servizi esterni, identificate oltre 270mila persone. Non solo prevenzione e contrasto, «le stazioni sono terminali per la capacità di intercettare bisogni della popolazione che attengono poi alla percezione di sicurezza».
Un ruolo ancora più importante durante il periodo della pandemia.
«Si evidenzia un quadro di una generalizzata responsabilità nei confronti della pandemia: dal 1 dicembre a oggi 14.400 controllati, sanzionati 64 per la mancanza del green pass, 39 per non aver indossato la mascherina, controllati 2200 eserciti, 29 titolari sanzionati».
Nel dettaglio, nei primi 11 mesi 2021 sono stati perseguiti 32.000 reati, 82 per cento dei reati denunciati a Bari. Sono 1.644 gli arrestati, 6.500 le persone denunciate, con un incremento del 40% degli arresti.
Reati contro la violenza di genere, nel 2021 in ambito nazionale evidenziano un preoccupante incremento (uno ogni 72 ore), l’arma dedica un’attenzione molto particolare con personale specializzato in codice rosso, una stanza dedicata dove le donne possono offrire il loro racconto in un contesto protetto. Tra il 2020 e il 2021 sono aumentati del 16% gli atti persecutori, le denunce per violenze sessuali sono state 54 nel 2020, 51 nel 2021.
Si registra un aumento degli atti persecutori, a fronte di una stabilità dei maltrattamenti in famiglia. «È verosimile che rispetto al periodo di lockdown in cui si manifestavano più all’interno della famiglia – ha detto – una volta terminato si siano espressi al di fuori delle mura domestiche. Contribuisce l’effetto denuncia». Per quanto riguarda l’aggressione ai patrimoni accumulati illegalmente, sono stati 4 i sequestri finalizzati alla confisca e 2 confische, sottratti alla criminalità beni per 140 milioni di euro.
E poi i controlli sul reddito di cittadinanza: da aprile ad oggi, sono stati 7400 i controlli, 370 i denunciati, per un importo complessivo di importi indebitamente percepiti per 900 mila euro. In materia di caporalato, i reparti speciali con una task force dedicata, hanno denunciato imprenditori nella provincia barese durante la raccolta delle ciliegie e documentato persino che i braccianti venivano nascosti nei portabagagli.