Una buona notizia, forse due per i 128 dipendenti della Baritech. Ieri è arrivata l’ufficialità dal Ministero del Lavoro della concessione della cassa integrazione fino al 31 dicembre 2022, con la possibilità di prolungarla ulteriormente con lo stanziamento per il 2023. Contestualmente, si registrano due trattative in corso per l’acquisizione dello stabilimento. Tornano a sperare i lavoratori della Baritech dopo la giornata di ieri, nel corso della riunione con la task force regionale, presieduta da Leo Caroli, è arrivata la comunicazione ufficiale che si stava aspettando per avere la certezza della cassa integrazione e l’avvio contestuale delle politiche attive della Regione Puglia. Già nei giorni scorsi sono cominciati i primi colloqui personali che servono a tracciare le caratteristiche di ogni singolo dipendente, così da capirne punti di forza e di debolezza e da organizzare un piano personalizzato per la riqualificazione professionale. Una conditio sine qua non per ottenere il sostegno statale.
Le voci si rincorrono ormai da giorni, sono due le trattative avviate per l’acquisizione dello stabilimento. A tal proposito, sono già otto i sopralluoghi che si sono tenuti tra manager dei due gruppi coinvolti e rappresentanti della Regione e sindacali. Leo Caroli rivela: «Si tratta di due gruppi seri e, soprattutto, solidi dal punto di vista finanziario ma anche della storia industriale. Ho partecipato personalmente anche ai sopralluoghi e posso solo dire che siamo al negoziato». Poi un passaggio sulla cig: «Intanto oggi (ieri ndr) abbiamo portato a casa un bel risultato che mette in sicurezza i redditi dei lavoratori e con il piano regionale stiamo già lavorando al loro futuro. Nei colloqui si parlerà anche di autoimpiego e lavoro cooperativo». Un modo per prepararsi ad ogni evenienza ma Caroli assicura: «Lavoreremo per la risoluzione positiva di questa come delle altre vertenze ma i lavoratori sanno che non li lasceremo soli».
L’ottimismo si fa strada anche tra le sigle sindacali, come riporta Pino Anaclerio della Cisl a margine della riunione: «Possiamo guardare avanti con fiducia, innanzitutto perché i 128 lavoratori hanno un reddito per il prossimo anno. Ora tutti faremo la nostra parte per rilanciare il sito con un progetto industriale valido e a lungo termine, con una nuova proprietà che abbia voglia di investire su questi lavoratori». Dopo aver prodotto lampadine e componenti per prodotti al led per conto della Osram, il sito è stato acquistato dalla Baritech e, tra le altre cose, è finito a produrre materiale per le mascherine. Finita la commessa nazionale e dopo averne cercate altre invano, l’azienda ha deciso di chiudere. Anaclerio sottolinea proprio questo contributo che i lavoratori hanno dato nel momento dell’emergenza nazionale: «Non hanno battuto ciglio quando si è trattato di cambiare la propria realtà lavorativa pur di essere utili agli altri e conservare la propria occupazione. Queste persone meritano senza dubbio un progetto serio».









