Scontro in Consiglio comunale a Bari durante la seduta monotematica sulle conclusioni e i rilievi assunti dalla prefettura del capoluogo in merito alle verifiche operate dalla commissione di indagine ministeriale, convocata dal centrodestra. Dopo la relazione del sindaco Vito Leccese che ha rivendicato la trasparenza dell’amministrazione comunale e riepilogato le prescrizioni disposte dal Prefetto (dai tre tutor nominati per l’azienda dei rifiuti Amiu al monitoraggio sulla Multiservizi, mentre l’azienda dei trasporti Amtab è tuttora in amministrazione giudiziaria); i rappresentanti dell’opposizione hanno presentato in aula Dalfino un ordine del giorno con diverse richieste, primo firmatario il consigliere e capogruppo di Forza Italia Giuseppe Carrieri. Il centrodestra ha ripercorso le tappe che hanno portato all’indagine della commissione ministeriale, contestando il metodo usato dal sindaco: «Sapere in prima persona da lei, signor sindaco, e non dalla stampa quello che è avvenuto sarebbe stato più consono alla gravità della situazione. Solo chi è in malafede può pensare che siccome non è stato sciolto il consiglio comunale allora non sia successo nulla», ha esordito durante la discussione il consigliere Carrieri.
L’ordine del giorno
L’opposizione ha innanzitutto chiesto al sindaco di poter accedere agli atti notificati dalla Prefettura in merito ai provvedimenti stabiliti in seguito all’indagine della commissione ministeriale chiamata a valutare le possibili infiltrazioni criminali nell’amministrazione comunale, verifiche che si sono concluse con la decisione del ministro Piantedosi di non sciogliere il Comune. È stato chiesto, poi, di non rinnovare alla scadenza i consigli di amministrazione e i collegi sindacali delle partecipate comunali, privilegiando in futuro criteri di “merito, competenza e discontinuità”. Di non nominare, con impegno del sindaco, per i prossimi tre anni i componenti del Cda e dei collegi sindacali che sono stati in carica nel triennio precedente 2019-2023 in tutte le partecipate a cominciare da Amiu e Amtab. Predisporre, infine, entro sei mesi un masterplan di riorganizzazione e valorizzazione delle partecipate e dei servizi che esse erogano.
Il parere dell’assessore
Punto per punto è arrivata la risposta tecnica dell’assessore alla Legalità e alla Trasparenza Nicola Grasso. «Credo che questo ordine del giorno in alcuni punti si basi su una conoscenza parziale degli atti – ha spiegato Grasso -Innanzitutto la mancata diffusione degli atti da parte del sindaco ai consiglieri non è dettata una volontà di mantenere riservati dei documenti che alla fine hanno un carattere molto meno prescrittivo di quello che si pensi. Ma è una indicazione specifica del Prefetto». Sui suggerimenti e le prescrizioni contenuti nell’ordine del giorno, Grasso ha poi specificato: «Il rafforzamento delle misure di prevenzione che ci sono state chieste dalla Prefettura, è già stato messo in atto secondo il carattere collaborativo del provvedimento stesso. È già stata messa in campo, poi, una attività di bonifica interna sia ad Amiu che a Multiservizi. Sicuramente il contesto nel quale operano tutte le amministrazioni pubbliche a Bari, è circondato da zone grigie, il sistema dei controlli deve essere potenziato e noi lo abbiamo già messo in atto».