«Trasparenza, sostenibilità e lavoro di squadra sono temi che rientrano nella mia idea. Ovvero decidere ascoltando tutti». Con queste parole si è presentato il neo sovrintendente della Fondazione Teatro Petruzzelli di Bari, Nazzareno Carusi.
«Sono consapevole del tesoro che questo teatro rappresenta per la vita culturale in Italia, entro in punta di piedi per servire un’istituzione che, con la sua storia, rende grande questa città e questa terra», ha aggiunto. Alla sua presentazione, che si è svolta stamattina, ha partecipato anche il sindaco di Bari Vito Leccese.
Carusi si è detto «onorato» per l’incarico, affidatogli all’unanimità dal Consiglio di indirizzo della fondazione e ratificato dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli. «Lo accolgo – ha aggiunto – con gratitudine e senso di responsabilità».
Pianista classe 1968 e originario di Celano, in provincia de L’Aquila, Carusi ha spiegato di sentirsi «meridionale» e di provare «senso di responsabilità verso le istituzioni da quando sono bambino». Il teatro, ha spiegato, «deve essere il centro della cultura e della vita di un territorio», poi ha ricordato che «la storia della Puglia ha influito in modo determinante sulla musica, senza i pugliesi la storia dell’opera non sarebbe stata la stessa. L’unico vero insegnante di Giuseppe Verdi era di Altamura (Vincenzo Lavigna), poi c’è Saverio Mercadante. Mentre Eleonora Buratto, una delle soprano più importanti del mondo, è stata scoperta dal maestro Riccardo Muti».
Carusi ha chiarito che «il teatro deve essere aperto tutto l’anno, tutti i giorni, con le luci puntate su tutte le arti» e che confermerà «i ruoli e le figure che hanno lavorato benissimo con la gestione decennale di Massimo Biscardi».
Il nuovo sovrintendente, infine, si è detto «colpito dalla qualità dell’orchestra e del coro del Petruzzelli» e ha sottolineato che «le linee artistiche che ho in mente sono la storia e la contemporaneità. La stagione sarà aperta benissimo da opere di Niccolò Piccinni per tre anni consecutivi, questo ci permette di avere un’attenzione particolare per la storia della musica pugliese e dell’opera».
Carusi ha poi annunciato che «una delle prime cose che farò sarà parlare con gli storici in modo da inquadrare le stagioni in continuazione con la storia del Petruzzelli. Partiamo da una stagione già presentata, che rinforzeremo. Nella seconda metà di febbraio, spero il 21, vorrei un concerto con Eleonora Buratto, lei mi ha già detto di sì. Sarà la prima cosa che faremo per rafforzare la proiezione internazionale che questo teatro già ha».
Carusi ha spiegato che chiederà «ai professori dell’orchestra e ai professionisti del coro di mettersi a disposizione per concerti cameristici da loro tenuti» e che farà tutto il possibile per costruire un’accademia di danza, una strada difficile ma che abbiamo il dovere di percorrere. Quello dei giovani – ha chiarito – è il tema dei teatri oggi. Bisogna trovate il modo per offrire loro l’opera senza sminuirne la portata. L’opera va presentata in tutta la sua complessità, non occorrono i Bignami».
A questo proposito, ha concluso, «l’opera per ragazzi resterà, non sono Bignami ma opere pensate e scritte per loro. Sono opere complete, è un’idea meravigliosa che voglio mantenere e ampliare».
Leccese: «La scelta di Carusi è stata fatta all’unanimità»
Quella di Nazzareno Carusi è «una scelta fatta all’unanimità e questo ci lascia ben sperare sul futuro. Abbiamo visto nel suo curriculum il profilo migliore e più adeguato per i nostri programmi, per gestire la fondazione», ha detto il sindaco di Bari e presidente della fondazione Petruzzelli, Vito Leccese, durante la presentazione del neo sovrintendente, Nazzareno Carusi.
L’incarico è stato ratificato dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli. «Affidiamo la gestione di un teatro che ha recuperato tantissimo sia in termini di reputazione sia in capacità di diventare un luogo comunitario di cultura – ha aggiunto -. Il teatro è nato due volte: la prima nel 1903, la seconda con la ricostruzione [dal rogo doloso che nel 1991 ne distrusse gli interni, ndr] nel 2009, anche grazie alla caparbietà dell’allora sindaco Michele Emiliano. Oggi apriamo una nuova pagina di storia – ha aggiunto – perché questo teatro, più di altri, racconta la forza e la resilienza della nostra città. Il teatro non è solo un luogo dove si fa spettacolo, ma dove la città si deve rispecchiare, dove il talento incontra il pubblico e il passato incontra il futuro, che io immagino inclusivo e contemporaneo».
Leccese ha poi fatto un appello al governo per «sbloccare i finanziamenti legati alla carta docenti prima del prossimo 30 gennaio. Per noi – ha precisato – è un bonus molto importante sia per creare un legame forte fra la scuola e la programmazione del teatro Petruzzelli sia per garantire incassi utili alla vita della fondazione».










