Beni per un valore complessivo di un milione di euro sono stati sequestrati, dai finanzieri del comando provinciale di Bari, a Mario Lerario, ex dirigente della Protezione civile pugliese, ritenuto «socialmente pericoloso» e destinatario di diverse condanne per reati quali corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, commessi tra il 2020 e il 2021.
Il provvedimento di sequestro, eseguito dalla Guardia di finanza, è stato emesso dalla terza sezione penale del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Stando a quanto emerso, la capacità reddituale di Lerario e dei suoi familiari, scrivono i finanzieri in una nota, non sarebbe stata tale da «giustificare, complessivamente, l’accrescimento patrimoniale avvenuto negli anni in cui si è manifestata la pericolosità sociale del soggetto. In altre parole, quindi, i precedenti penali specifici avrebbero consentito all’interessato l’accumulazione di significative risorse economiche, idonee a sostenere un tenore di vita sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati».
Il sequestro ha riguardato due imprese agricole, sei fabbricati, quarantacinque appezzamenti di terra per un’estensione complessiva di 14 ettari, un’auto e rapporti finanziari.










