Sembra sia stata firmata una tregua tra i gruppi di migranti che fino a pochi giorni fa si sono affrontati a colpi di armi rudimentali, cazzotti, coltelli e fondi di bottiglia. Nonostante la calma apparente, i rappresentanti della Comunità Islamica di Bari (Cidi), insieme ai portavoce delle comunità bengalese e pakistana residenti sul territorio cittadino, sono stati ricevuti dal sindaco di Bari, Vito Leccese e dall’assessore ai Controlli, legalità, alla trasparenza e all’antimafia Sociale Nicola Grasso. Luogo dell’incontro è stato Palazzo di Città. Un confronto finalizzato a garantire un impegno reciproco a sostegno della sicurezza, della legalità e della serenità di tutti.
Le richieste
«La presenza di stranieri di minore età, spesso emarginati e abbandonati a se stessi, in preda alla droga, rappresenta un reale rischio per l’incolumità pubblica – spiega Alì Alessandro Pagliara, portavoce della Cidi – La Comunità Islamica d’Italia ne è consapevole. Pertanto, intensificheremo la collaborazione con il Comune di Bari e con tutti gli organi competenti in materia di sicurezza, recupero e integrazione sociale e socio-culturale». La Cidi, in collaborazione con altre associazioni baresi, si è resa pronta a mettere a disposizione delle ‘unità di strada’, per favorire il recupero e l’integrazione.
La disponibilità
«Abbiamo accolto subito la richiesta di un incontro da parte della Comunità Islamica barese, che ha voluto condividere le principali difficoltà vissute nell’ultimo periodo, soprattutto in alcune zone della città, diventate luogo di tensioni e convivenza non sempre pacifica», commenta l’assessore Grasso; che ha poi confermato «la massima disponibilità» della Cidi a svolgere un ruolo di ausilio e supporto alle istituzioni al fine di creare un clima di distensione.
Il Comune ha quindi accolto l’invito delle delegazioni di migranti a svolgere attività di mediazione per evitare i conflitti tra comunità diverse. La Cidi, dal canto suo, metterà in campo ogni sforzo possibile affinché rientri l’allarme sicurezza. Di mercoledì all’alba l’ultima aggressione subita da un migrante in piazza Umberto. Un uomo colpito al torace, con arma da taglio, trasportato in ospedale al 118. Nello stesso giorno, a Madonnella, i residenti hanno denunciato una lunga scia di sangue sui marciapiedi dell’Umbertino. Un evento rimasto misterioso, ma non è escluso che si sia trattato di un’altra aggressione.