Bari sceglie di ripensare il proprio futuro partendo dall’infanzia. Con l’adunanza plenaria degli Stati Generali dell’Infanzia ZeroSei, ospitata a Spazio Murat il 17 e 18 dicembre, la città ha avviato una riflessione collettiva che riconosce bambini e bambine come cittadini del presente, portatori di diritti, bisogni e potenzialità da ascoltare oggi, non domani.
La due giorni barese ha rappresentato il momento conclusivo di un percorso partecipato avviato nei mesi scorsi e costruito “dal basso”, che ha coinvolto 91 realtà del territorio tra istituzioni, scuole, terzo settore, professionisti e associazioni familiari.

Sei tavoli tematici e ventiquattro incontri hanno dato vita al primo Documento programmatico dell’Infanzia ZeroSei della città di Bari, consegnato ufficialmente al sindaco Vito Leccese. Un testo che non si limita a descrivere l’esistente, ma indica una chiara direzione politica e culturale: potenziare l’offerta educativa 0-6, rafforzare la continuità pedagogica tra nidi e scuole dell’infanzia, sostenere la genitorialità e contrastare le povertà educative.
Il percorso si inserisce nel quadro normativo del decreto legislativo 65/2017 e dialoga con gli investimenti del Pnrr, che a Bari porteranno alla realizzazione di dieci nuovi nidi comunali. «Se una città funziona per i bambini, funziona per tutti», ha sottolineato l’assessore alla Conoscenza Vito Lacoppola, evidenziando come gli Stati Generali rappresentino un modello fondato sulla partecipazione e sul lavoro di rete. Una visione condivisa anche dalla direttrice Maria Cristina Di Pierro, che ha rimarcato la complessità e la ricchezza di un processo orientato a risultati concreti.
La firma del documento programmatico
Accanto ai momenti istituzionali, ampio spazio è stato dedicato al confronto e alla riflessione culturale: laboratori per famiglie, musica, interventi scientifici e approfondimenti sui primi mille giorni di vita, fase cruciale per lo sviluppo psicofisico. Particolarmente significativa l’immagine evocata dal sindaco Leccese: il desiderio di un bambino che chiede un autobus per sentirsi parte della città, simbolo di un’infanzia che chiede connessione, accesso e inclusione.

Con la nascita della Rete cittadina ZeroSei e la firma del Protocollo 91, Bari affida all’infanzia il ruolo di vera infrastruttura sociale. Una scelta che punta a trasformare parole e visioni in politiche pubbliche, nella convinzione che una città a misura di bambini sia, prima di tutto, una città più giusta per tutti.









