Con 24 voti favorevoli e 6 contrari il Consiglio comunale di Bari ha approvato nella seduta di ieri pomeriggio in aula Dalfino il nuovo regolamento per l’insediamento di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande in aree sottoposte a tutela. Il documento, nato dal lavoro del gruppo di lavoro intersettoriale e passato dalla consultazione nei Municipi, mira a bilanciare l’interesse delle imprese con quello della collettività, salvaguardando l’ordine pubblico, la sicurezza, la salute, l’ambiente e il patrimonio storico-artistico della città.
Il regolamento
«L’adozione di un regolamento di questo tipo – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico Pietro Petruzzelli – segue un percorso analogo a quanto già avvenuto in altre città, che, come Bari, sentono l’urgenza di volere fare convivere diritti differenti all’interno di un’unica comunità, con l’amministrazione impegnata nella mediazione tra gli stessi». La delibera prevede la possibilità di essere modificata ogni due anni per valutarne l’efficacia in corso d’opera. Il regolamento individua aree del territorio comunale da sottoporre a tutela e aree da sottoporre a elevata tutela, soggette a un regime autorizzatorio specifico per l’apertura di attività, al fine di garantire la qualità del servizio e la sostenibilità sociale e ambientale.
Nelle aree tutelate le aperture saranno soggette a una specifica disciplina, aree che sono state individuate sulla base di indicatori territoriali e dell’analisi degli indicatori di criticità di contesto territoriale. Tra queste anche la densità dei locali già esistenti, le aree di pregio presenti e il numero di verbali elevati dalla polizia locale. Le attività presenti nelle zone tutelate, dopo l’autorizzazione, dovranno sempre rispettare le prescrizioni, le condizioni e gli impegni riportati nel titolo: in caso di modifiche che comportino una diminuzione del punteggio, si procederà a nuova istruttoria da parte degli uffici comunali, che si concluderà con il rilascio del nuovo titolo, salvo revoca in caso di punteggio insufficiente per l’area in questione.
Il dibattito in Consiglio
L’approvazione del nuovo regolamento non ha mancato di suscitare un confronto tra le due diverse visioni di città da parte della maggioranza e delle opposizioni di centrodestra. Queste ultime, hanno sottolineato come il regolamento per loro sia monco e privo di visione, in quanto potrebbe «limitare fortemente gli investimenti degli imprenditori senza, allo stesso tempo, porre rimedio ai problemi legati alla malamovida che interessa diverse zone del centro cittadino come l’Umbertino», ha spiegato il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Carrieri.
«Prevedo che a breve il sindaco sarà costretto a emanare una nuova ordinanza per tutelare i residenti», ha concluso. Approvazione convinta, ma con “riserva” anche da parte del capogruppo del Pd Michelangelo Cavone che ha spiegato: «È giusto tutelare e contemperare gli interessi di tutti ma va fatto in maniera seria. Ok attività commerciali e investimenti sul territorio, però abbiamo anche la necessità di tenere conto della vivibilità di alcune zone. Questo regolamento, che ritengo un primo passo positivo, è sicuramente migliorabile. È monco perché, nel momento in cui orientiamo i flussi delle attività commerciali, dobbiamo anche cercare di sostenere gli imprenditori a cui chiediamo di spostarsi in zone della città che in questo momento possono sembrare meno appetibili e attrattive. È una responsabilità che si prende l’amministrazione».