È Luigi Pannarale il nuovo Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale del Comune di Bari. È stato eletto dal Consiglio comunale del capoluogo pugliese.
Si tratta, spiega l’amministrazione comunale, di una “figura di garanzia rispetto alle situazioni che possono comportare, all’interno degli istituti detentivi sul territorio comunale, la compressione o il mancato esercizio di un diritto per le persone private della libertà personale (con particolare riferimento ai diritti fondamentali al lavoro, alla formazione, alla cultura, all’assistenza, alla tutela della salute, al reinserimento sociale)”.
In queste situazioni, si legge in una nota del Comune, “il Garante potrà intervenire presso le istituzioni competenti al fine di sollecitare azioni utili ad assicurare la tutela dei diritti dei detenuti interessati“.
Il Comune evidenzia inoltre che il Garante “lavorerà come autorità istituzionale di tipo monocratico, esterna e indipendente dall’amministrazione penitenziaria e dal sistema giudiziario. Allo stesso modo opererà in piena autonomia rispetto agli organi politici e alle strutture amministrative comunali e in assenza di controllo gerarchico e funzionale”.
Si tratta, spiega Pannarale, «di un lavoro complesso perché a Bari, oltre al carcere, c’è anche un Istituto penale per i minorenni, un Cara e un Cpr. Nei prossimi giorni – annuncia – incontrerò sia il sindaco sia il presidente del Consiglio per dare avvio alla mia attività, che ovviamente dovrà coordinarsi con quella del Garante regionale».
Pannarale è stato titolare della cattedra di Sociologia del diritto e Didattica del diritto all’Università “Aldo Moro”, nonché coordinatore della clinica legale “Il diritto per strada. Accesso ai diritti per le persone senza dimora”.
Il Garante resterà in carica per cinque anni e potrà essere rieletto una sola volta dal Consiglio comunale, con votazione a scrutinio segreto e la maggioranza dei due terzi dei consiglieri comunali.