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Bari, De Laurentiis a caccia di soci: prende forma l’ipotesi di un investitore straniero

La strada sembra tracciata. Trovare un socio forte, che dia una mano per il presente e faccia da ‘ipoteca’ per il futuro del Bari. Quella che poteva essere solo un’ipotesi fino a qualche mese fa inizia oggi a prendere forma. La famiglia De Laurentiis è al lavoro per costruire una ‘exit strategy’ che consenta, da…
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La strada sembra tracciata. Trovare un socio forte, che dia una mano per il presente e faccia da ‘ipoteca’ per il futuro del Bari. Quella che poteva essere solo un’ipotesi fino a qualche mese fa inizia oggi a prendere forma. La famiglia De Laurentiis è al lavoro per costruire una ‘exit strategy’ che consenta, da una parte, di recuperare quantomeno gli investimenti compiuti negli ultimi sette anni e, dall’altra, di reperire la liquidità necessaria per allestire una squadra più competitiva, nel tentativo di colmare, o almeno ridurre, il gap dalle solite corazzate destinate a primeggiare nella Serie B sempre più complessa.

L’obiettivo

La missione è delicata: portare a Bari un soggetto di alto profilo sotto l’aspetto economico, che sia in grado di offrire garanzie perché possa essere consolidato, valorizzato e migliorato il progetto portato avanti dal 2018. L’idea dunque è quella di aprire la compagine societaria, cedendo una quota minoritaria del pacchetto azionario (30%?), che farebbe da linfa per il presente, fissando già i termini per una scalata al club nell’ottica della promozione in Serie A. Circostanza che, come noto, obbligherebbe la famiglia di imprenditori romani a vendere immediatamente il Bari in virtù del divieto di multiproprietà, che scatterà in modo assoluto a partire dalle stagione 2028-2029. Il piano viene ritenuto dunque la soluzione più efficace per coniugare gli interessi della Filmauro con quelli di una società stretta nella morsa e nei vincoli delle norme federali, destinati in ogni caso fra tre anni ad assumere le sembianze della ‘grande mietitrice’ rispetto al ‘sogno’ di costituire, come annunciò il 1° agosto 2018 Aurelio De Laurentiis, «un polo calcistico del Sud», gestendo a pieno titolo il Napoli e il Bari.

L’identikit

Sono passati ormai più di tre mesi dalle indiscrezioni circa la possibilità di un socio americano intenzionato ad affiancare Luigi De Laurentiis. Al momento tuttavia non risultano riscontri effettivi, né trattative. La novità sta proprio nell’apertura della famiglia regina del cinema in Italia ad un’operazione ritenuta da molti quasi impossibile. Meglio non sbilanciarsi sui tempi. Salvo un’improvvisa accelerazione, che potrebbe essere impressa anche dalla situazione ambientale che circonda la società biancorossa, ormai insostenibile, la sensazione è che lo scenario di una svolta sia prossimo, ma non immediato. Peraltro il timore è che proprio il clima di forte contestazione, dai toni sempre più aspri, potrebbe non favorire il dialogo per un passaggio di testimone. D’altro canto però la netta frattura tra la piazza e la società è figlia di una gestione, societaria e, negli ultimi due anni, anche tecnica, che ha esacerbato gli animi di una tifoseria frustrata soprattutto a causa dell’assenza di prospettive.

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