È stato conferito ieri dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis, l’incarico peritale finalizzato fare chiarezza sul crollo della palazzina di via Pinto 6. Sarà quindi l’ingegnere Antonello Salvatori a rispondere alle domande dei pm che indagano sulla vicenda e a determinare se il crollo, avvenuto dopo il puntellamento e lo sgombero dell’edificio, fosse prevedibile, determinato da imperizia, o da errori in fase di progettazione dello stesso.
Sempre di ieri la convocazione degli indagati che hanno chiesto l’incidente probatorio per cristallizzare davanti al gip le risultanze degli accertamenti tecnici. In tutto sono sei le persone finite sotto le indagini della procura che a loro volta hanno nominato periti di parte così come fatto dalle parti offese.
Le accuse
Numerose le accuse a carico dei progettisti e dei direttori dei lavori incaricati a risolvere i problemi statici della palazzina. Tra le tante, l’ipotesi che abbiano utilizzato elementi insufficienti (per tipologia, numero e disposizione) ad assicurare un efficace sostegno della struttura dopo essersi verificati i problemi che ne hanno determinato lo sgombero.
A margine del conferimento dell’incarico, Salvatori si è complimentato con i tecnici del Comune di Bari per il puntellamento del palazzo attiguo alla palazzina di via Pinto 6 che ha riportato danni nel crollo. All’atto del conferimento dell’incarico a Salvatori, hanno partecipato i periti di parte consulenti degli indagati.
