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Bari, chiavi della città a Michele De Tullio. Per 10 anni capo della Digos

Ha messo “al servizio della comunità di Bari la sua competenza, la sua esperienza e il suo profondo senso delle istituzioni, nonché quella giusta dose di equilibrio che lo ha reso un punto di riferimento affidabile e sensibile”. Con queste motivazioni il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha consegnato questa mattina le chiavi della città…
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Ha messo “al servizio della comunità di Bari la sua competenza, la sua esperienza e il suo profondo senso delle istituzioni, nonché quella giusta dose di equilibrio che lo ha reso un punto di riferimento affidabile e sensibile”. Con queste motivazioni il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha consegnato questa mattina le chiavi della città a Michele De Tullio, che per oltre 10 anni ha diretto la Digos della Questura di Bari, una delle articolazioni più delicate della Polizia di Stato sul territorio.

Impegnato quotidianamente con professionalità e valore, grazie al suo impegno Bari negli ultimi dieci anni ha vissuto da protagonista grandi eventi internazionali, il G7 Finanze, il Sinodo del Mediterraneo e gli eventi di preghiera del Pontefice, con un’organizzazione ritenuta da più parti affidabile ed efficiente.
«Per tramite di Michele – ha detto il sindaco – vogliamo ringraziare tutte le donne e gli uomini delle Forze dell’ordine che a Bari, come nel resto d’Italia, fanno un lavoro egregio, dalle azioni più importanti e pericolose come quelle contro la criminalità organizzata, alla sicurezza urbana durante le manifestazioni o la gestione dei grandi eventi pubblici».
«Ringrazio il sindaco e sono orgoglioso di questo riconoscimento che mi viene dato oggi, sono un barese da generazioni, mio padre è nato e vissuto a Bari vecchia trasferendosi poi nel rione Madonnella dove sono nato e ho vissuto fino ai miei diciannove anni quando mi sono arruolato e poi partito in polizia», ha dichiarato Michele De Tullio durante la cerimonia di consegna a Palazzo di Città. «Quando mi è stato comunicato che avrei ricevuto questo prestigioso riconoscimento – ha aggiunto – mi sono domandato quali potessero essere le motivazioni e certamente una risposta l’ho trovata sabato scorso, quando a Taranto, dove adesso ricopro l’incarico di vicario del questore, in via Magna Grecia ho visto due colleghi della Polizia di Stato sull’asfalto, appena feriti da colpi di arma da fuoco. Quando ho visto Biagio e Angelo, a terra, feriti, per fortuna senza conseguenze letali, ho capito che questo non era un riconoscimento a me ma a tutti gli appartenenti alla Polizia di stato che sono per strada tutti i giorni e tutte le notti, con il sole, con la pioggia, con il freddo, per tutti noi. Questo riconoscimento voglio condividerlo con loro e con tutto il personale della questura di Bari con cui ho condiviso anni intensi e grazie al loro costante impegno e lavoro siamo sempre riusciti a dare una risposta pronta a ogni situazione, contribuendo a trasformare questa città alla quale oggi siamo orgogliosi di appartenere». 

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