Giuseppe Catalano, esponente del Movimento 5 stelle, potrà rientrare di diritto nel Consiglio del Municipio 3 di Bari al posto di Giuseppe Milella (eletto con il centrodestra). A deciderlo la terza sezione del Tar della Puglia, che si è espressa ieri sul ricorso presentato dallo stesso Catalano tramite il proprio avvocato, Gianlucio Smaldone, dopo l’iniziale esclusione dalla composizione dell’assise municipale successiva ai risultati elettorali.
La motivazione
All’esito del turno di ballottaggio, veniva eletta, alla carica di Presidente del Municipio 3, Luisa Verdoscia e, coerentemente al raggruppamento di liste collegato venivano attribuiti 9 seggi complessivi in Consiglio, cioè il 60% dei 14 da assegnare. Alle due coalizioni di opposizione, invece, dovevano essere attribuiti i restanti 5 posti, mediante l’applicazione del “metodo D’Hondt”, da applicarsi prima ai due distinti raggruppamenti di liste, e, quindi, distinguendo tra le liste di ciascuna coalizione.
Al contrario, però, come sostenuto dall’avvocato Smaldone e confermato ieri dalla sentenza del Tar, l’Ufficio centrale elettorale del Municipio 3, nel determinare i seggi spettanti a ciascuno dei due diversi gruppi di liste, avrebbe considerato erroneamente le cifre elettorali delle singole liste, anziché le cifre elettorali delle due diverse coalizioni e, così facendo, ha attribuito 4 seggi, anziché 3, al raggruppamento di liste facente capo al candidato del centrodestra Filippo Colonna e solo un seggio, anziché 2, a quello facente capo alla candidata Chiara Riccardi.
Il Movimento
Soddisfazione è stata espressa dai consiglieri comunali pentastellati Italo Carelli e Antonello Delle Fontane. «A più di 6 mesi dalle votazioni del primo turno, il Movimento 5 Stelle Bari può ufficialmente contare su Giuseppe Catalano nel Consiglio del Municipio 3. Una grande notizia per tutti noi».
