Un forte messaggio di pace e solidarietà ha unito questa mattina Bari e Beit Jala, città palestinese gemellata con il capoluogo pugliese nel nome di San Nicola. In occasione dei festeggiamenti per il santo patrono, il sindaco di Bari Vito Leccese e il sindaco di Beit Jala Issa AlQuassis hanno piantato insieme un giovane ulivo all’interno del Parco Rossani.
Il gemellaggio tra le due città, sancito l’8 maggio 2023, affonda le radici nella comune devozione a San Nicola, venerato come patrono e protettore anche a Beit Jala, dove ogni 19 dicembre fedeli di diverse confessioni cristiane si riuniscono in preghiera.
«Inizia la tre giorni nicolaiana dedicata a San Nicola, che è anche il santo protettore di Beit Jala, una città palestinese in Cisgiordania, molto vicina a Betlemme, gemellata dal 2023 con la città di Bari», ha dichiarato il sindaco Leccese, ricordando il legame di amicizia e collaborazione purtroppo interrotto dagli eventi bellici nella Striscia di Gaza. «Oggi piantiamo insieme un piccolo albero donatoci qualche settimana fa dall’associazione “L’isola che non c’è” con la richiesta che fosse messo a dimora in un luogo significativo della nostra città: è un giovane ulivo, simbolo di pace in tutto il mondo, le cui dimensioni sono inversamente proporzionali al bisogno di pace che abbiamo, specie in Medio Oriente e nella striscia di Gaza, dove si sta consumando un genocidio: nulla può giustificare quanto sta accadendo».
Il sindaco ha poi aggiunto: «Insieme al sindaco Issa AlQuassis oggi mettiamo a dimora questo ulivo nel parco Rossani sotto gli auspici di San Nicola, il santo che unisce popoli e chiese, il santo ecumenico, messaggero di pace, con l’auspicio che questo piccolo gesto carico di significato possa rilanciare quello spirito di pace che dovrebbe guidare tutti i potenti della Terra».
Il sindaco di Beit Jala, Issa AlQuassis, ha espresso la sua gratitudine per l’invito a partecipare alle celebrazioni per San Nicola, sottolineando il profondo significato dell’ulivo: «Questo albero è il simbolo dell’esistenza del popolo palestinese, perché le radici degli ulivi che si ramificano nella terra rappresentano le nostre stesse radici. Non lasceremo mai la nostra terra, la Palestina». AlQuassis ha poi lanciato un accorato appello alla pace: «Speriamo di potervi avere ospiti nella città di Beit Jala in occasione delle celebrazioni che teniamo ogni anno il 19 dicembre. Il messaggio che vorremmo inviare al mondo è che si fermi la guerra: stop alla guerra, è tempo per la pace. La distruzione in corso sta uccidendo bambini, donne, anziani, sta distruggendo chiese, scuole e ospedali. Noi preghiamo ogni giorno affinché si arresti questo genocidio e perché scoppi la pace». All’evento ha partecipato anche l’assessora al Clima, alla Transizione ecologica e all’Ambiente Elda Perlino.



Bari e Cesa unite nel nome di San Nicola: siglato il gemellaggio
Nella stessa mattinata, Palazzo di Città ha fatto da cornice alla sottoscrizione del patto di gemellaggio tra la Città di Bari e il Comune di Cesa (Caserta). A siglare l’accordo, sotto l’egida del comune patrono San Nicola, sono stati i sindaci Vito Leccese e Vincenzo Giuda.
La collaborazione tra le due comunità mira a sviluppare progetti congiunti nei settori della cultura, delle tradizioni popolari e del turismo, coinvolgendo le istituzioni scolastiche, promuovendo iniziative di scambio sul culto nicolaiano e organizzando manifestazioni legate alla valorizzazione del territorio, anche attraverso l’enogastronomia e la cultura.
«Questo gemellaggio rappresenta un altro tassello del percorso di saldatura dei legami fra Bari e le città devote a San Nicola, il santo che unisce le genti e crea ponti», ha dichiarato il sindaco Leccese, ricordando il forte messaggio di pace e solidarietà universale incarnato dal santo. «In questi tre giorni, poi, rievochiamo con una grande festa di fede e di popolo l’arrivo delle ossa del santo nel 1087, circostanza che ha determinato una spiritualità fortissima all’interno della nostra comunità e che intendiamo condividere con le città gemellate».
Il sindaco Giuda ha ricordato la storica devozione dei cittadini di Cesa verso San Nicola, testimoniata da antichi pellegrinaggi verso Bari, e ha illustrato le peculiarità del territorio cesano, come il vitigno asprinio e le grotte tufacee. «Questo gemellaggio nel nome di San Nicola rappresenta anche un’occasione per far conoscere la nostra realtà al di fuori dai confini regionali e spingere le persone a visitare il nostro piccolo Comune e il suo territorio agricolo, ricco di tradizioni e di unicità», ha concluso Giuda.
Alla sottoscrizione del patto di gemellaggio hanno assistito anche i sindaci delle città gemellate di Missanello (Pz) e, appunto, Beit Jala, rafforzando ulteriormente il network di comunità unite dalla figura di San Nicola.


