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Bari, è polemica al “Fornelli”: «Inefficaci con i detenuti e autoritari con i lavoratori»

Torna a far discutere la situazione nell’istituto minorile “Fornelli” di Bari, ma questa volta al centro della polemica c’è un’apparente disparità di trattamento tra detenuti e lavoratori. «Inefficaci» da un lato e «inflessibili» nei confronti di una poliziotta madre. A denunciare la situazione è il sindacato autonomo Sappe, che riferisce di aver assisto negli ultimi…
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(Foto d'archivio)

Torna a far discutere la situazione nell’istituto minorile “Fornelli” di Bari, ma questa volta al centro della polemica c’è un’apparente disparità di trattamento tra detenuti e lavoratori. «Inefficaci» da un lato e «inflessibili» nei confronti di una poliziotta madre. A denunciare la situazione è il sindacato autonomo Sappe, che riferisce di aver assisto negli ultimi tempi «a tutto e di più», con «sparizioni di pistole dall’armeria, evasioni rocambolesche di pericolosi detenuti che non si sono ancora trovati, rivolte con poliziotti mandati all’ospedale, detenuti che hanno incendiato reparti dettando legge».

Tutti episodi che non avrebbero fatto scattare alcun provvedimento da parte degli uffici regionali e nazionali della giustizia minorile nei confronti dei vertici del carcere. Al contempo «riteniamo inaccettabile che gli stessi, usando il loro potere, se la prendano con una poliziotta madre» impegnata a prendersi cura da sola di una bambina di tre anni.

Il caso

La questione risalirebbe a inizio maggio, quando la poliziotta presentò una richiesta per ricevere agevolazioni nei turni mattutini così da potersi occupare della bambina all’uscita della nursery. «Tale richiesta non sarebbe stata accolta – spiega il Sappe – anzi da allora sarebbe iniziato il calvario».

A giugno il sindacato ha dunque inviato una nota ai vertici del carcere minorile supportando le richieste dell’agente, evidenziando l’esistenza di sentenze «che hanno ritenuto discriminatorio il comportamento del datore di lavoro» perché ha «imposto alla sola lavoratrice madre una turnazione incompatibile con le esigenze di cura dei figli». Una richiesta rimasta senza risposta, sebbene «abbiamo avuto notizia – denuncia il sindacato – che gli stessi avrebbero disposto che la poliziotta fosse ancora più vessata, imponendole sia nel mese di giugno che di luglio moltissimi turni pomeridiani e festivi, al fine di creare ulteriori complicazioni, violando peraltro anche delle disposizioni di legge in materia di utilizzo del personale femminile».

Le denunce dei lavoratori

Questo non sarebbe però un caso isolato, visto che da tempo il Sappe «denuncia una situazione di oppressione da parte dei vertici del “Fornelli”» che, stando alle segnalazioni dei lavoratori, «si comporterebbero in maniera molto autoritaria». Tanto che il sindacato riferisce di aver chiesto all’ufficio legale di valutare un esposto per mobbing. Dopo diversi appelli e richieste di intervento alle istituzioni, «abbiamo deciso di rendere pubblica questa orribile situazione con la speranza che si arrivi ad una soluzione», concludono.

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