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Bari, a quattro mesi dal crollo riapre via De Amicis: rimosse tutte le macerie

Ha riaperto al traffico via De Amicis, chiusa da quel 5 marzo che ha scosso la città di Bari con il crollo della palazzina all’incrocio con via Pinto. Dopo poco più di quattro mesi sono terminate le operazioni di rimozione delle macerie, la zona del cantiere è stata transennata e, dopo la pulizia straordinaria, dai…
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Ha riaperto al traffico via De Amicis, chiusa da quel 5 marzo che ha scosso la città di Bari con il crollo della palazzina all’incrocio con via Pinto. Dopo poco più di quattro mesi sono terminate le operazioni di rimozione delle macerie, la zona del cantiere è stata transennata e, dopo la pulizia straordinaria, dai ieri la strada che attraversa il quartiere Carrassi è nuovamente accessibile e la situazione è tornata alla normalità. O quasi. Parte delle fondamenta e alcuni pilastri sono tutto ciò che resta della palazzina, mentre continueranno nei prossimi giorni le verifiche da parte della Procura e l’inchiesta per crollo colposo a carico di ignoti, coordinata dalla pm Silvia Curione e dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis, è ancora in corso. Resta inoltre da chiarire quale sarà il futuro dei condomini.

Gli sviluppi

L’incarico di consulente tecnico, che negli ultimi mesi si è occupato di esaminare i reperti sul sito, è stato affidato al professor Antonello Salvatori, ingegnere e docente di scienze delle costruzioni, nonché esperto in crolli. A lui il compito di depositare la sua relazione, che potrebbe dare una svolta alle indagini. Intanto nei giorni scorsi la Procura del capoluogo ha autorizzato il dissequestro dei beni appartenenti agli ex inquilini e finiti sotto le macerie. Ora la palla passa al Comune, che dovrà stabilire come procedere affinché i proprietari possano tornare in possesso dei propri effetti personali.

Gli inquilini

L’ordinanza di sgombero dell’immobile pericolante è stata firmata a febbraio 2024, dopo che era stata dichiarata l’inagibilità dell’intero edificio. Da allora le vite degli ex inquilini sono in sospeso, chi ospitato da amici e parenti e chi in appartamenti di fortuna. Alcuni di loro sono ancora studentato Adisu di Poggiofranco a carico del Comune, ma entro fine mese dovrebbero lasciare l’alloggio. Intanto i proprietari della palazzina crollata e di quella adiacente stanno valutando le prossime mosse. Intanto lungo recinzione sono stati montati i cartelli di divieto di sosta e di fermata e il Comune procederà anche nei prossimi giorni a ripulire l’area da polvere e residui di macerie, prima del sopralluogo del procuratore generale.

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