Sono otto le persone arrestate dalla polizia di Stato, tra Bari e provincia, nell’ambito di un’inchiesta sul traffico di droga che coinvolge presunti affiliati al clan Strisciuglio attivo nel capoluogo pugliese.
Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba.
L’ordinanza di misura cautelare personale è stata emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.
Gli indagati sono tutti considerati componenti di un’associazione a delinquere, armata, dedita al traffico ed alla commercializzazione di cocaina, eroina e marijuana, a Palo del Colle, Bari e Bitonto.
L’indagine, coordinata dalla Procura distrettuale Antimafia di Bari e condotta dalla Squadra mobile della Questura e dal Servizio centrale operativo della polizia di Stato, ha fatto luce su una struttura associativa organizzata facente capo agli Strisciuglio, dedita al commercio di droga in particolare a Palo del Colle.
Il raid armato e il tentato rapimento
L’organizzazione, come emerso dalle indagini, aveva «una notevole “propensione” a ricorrere all’uso delle armi, ogniqualvolta fosse ritenuto necessario per dirimere controversie e contrasti con i clan avversari», dicono gli inquirenti.
È stato documentato, in particolare, un raid armato nel quartiere Japigia per il sequestro di una persona appartenente a un clan rivale, a scopo intimidatorio. Nella circostanza, il commando non riuscì a portare a termine il tentativo di sequestro, ma comunque esplose numerosi colpi di arma da fuoco all’indirizzo dell’abitazione della vittima.
Proprio in relazione a questo episodio, è stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso, in quanto l’azione criminale è stata compiuta con armi e in pieno giorno.
Il linguaggio criptico
Le indagini hanno anche consentito di appurare come i membri del gruppo criminale usassero parlare, tra di loro, con un linguaggio criptico e convenzionale.
Il gergo adottato era funzionale a distinguere il tipo di sostanza stupefacente, ma anche la relativa qualità e quantità:: la droga veniva indicata, di volta in volta, come “buona”, “bomba” o “dinamite”.