Chiedono più sicurezza e controlli i ragazzi che frequentano il parco Due Giugno, polmone verde della città e luogo di ritrovo di molti adolescenti che vi si recano per incontrare gli amici o giocare sui campi da basket. «Non mi sento al sicuro in queste zone se sono da solo o devo passare accanto a un gruppo – afferma un adolescente – Succede spesso di essere importunati da intere comitive che se la prendono sia con i coetanei che con i ragazzini più piccoli, magari per vantarsi davanti agli amici. Anche mettendo le mani addosso: dalla pacca sulla spalla agli spintoni».
I casi di cronaca confermano le sensazioni dei passanti. Nell’ultimo mese sono diversi gli episodi di cronaca giunti all’attenzione dei media cittadini. Ma il problema non riguarda solo il parco, perché fatti simili si verificano anche in altre zone di Bari dove i gruppi “molesti” si spostano: «In zone come il centro anche se ci sono i controlli rimane il fatto che il problema è la gente che non cambia di certo il proprio atteggiamento ma solo la zona in cui agire», precisa un altro ragazzo quando gli operatori de “L’Edicola del Sud” gli chiedono una testimonianza davanti alle telecamere: il video completo è recuperabile sul sito web della nostra testata.
Se la soluzione al problema non è immediata, la necessità di far presidiare il territorio dalle forze dell’ordine emerge con forza: «Purtroppo non c’è una sicurezza per nessuno. A una certa ora le autorità dovrebbero prevedere più vigilanza nei parchi e nei giardini cittadini, anche se è difficile garantire controlli ovunque – sottolinea un anziano – Nel parco si può venire, ma bisognerebbe farlo in compagnia e ad orari consoni visto che questi ragazzi agiscono spesso all’imbrunire, quando hanno campo libero per fare quello che vogliono in maniera disordinata». «Ho sentito parlare di questo episodio e secondo me ci vorrebbero più controlli. È un’ingiustizia essere aggrediti fisicamente qui al parco. Non è normale che succedano queste cose a due giorni di distanza l’una dall’altra. Ci vogliono molti più poliziotti e controlli»: a parlare è una giovane ragazza. Un altro dettaglio che emerge sentendo le testimonianze delle persone che il luogo lo frequentano è che ad essere maggiormente a rischio sono sempre i minori: «I ragazzi più piccoli, soprattutto i minorenni non sono in grado di difendersi quando sono da soli e non hanno il supporto degli amici. Sono bersagli facili da colpire».
Video di Gino Sasanelli