Lutto nel mondo della fotografia. All’età di 96 anni è scomparsa la fotografa internazionale Chiara Samugheo, pseudonimo di Chiara Paparella, nata a Bari dove rimane fino all’età di 18 anni. Giovanissima si trasferisce a Milano e inizia a frequentare l’ambiente intellettuale di Enzo Biagi, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini e Giorgio Strehler. È in questo periodo che conosce Pasquale Prunas, fondatore della rivista culturale “Sud” e suo compagno di vita, che le suggerisce di trasformare il suo cognome assumendo quello del villaggio sardo di Samugheo, e la coinvolge nella redazione della rivista, “Le Ore”, dove si occupa di fotogiornalismo.
I suoi primi lavori sono reportage su fenomeni magico – religiosi dell’Italia meridionale, come i tarantolati di Galatina, e di denuncia sociale ritraendo le baraccopoli napoletane e le zingare in carcere. Dalla fine degli anni ’50, fotografa star internazionali quali Liz Taylor, Shirley MacLaine, Monica Vitti, Sophia Loren, Claudia Cardinale e Gina Lollobrigida). È il periodo della “dolce vita” e dello star-system. Le copertine delle riviste sono dedicate alle dive come oggetto del desiderio. Ma le foto di Chiara Samugheo si contraddistinguono perché restituiscono al corpo-oggetto delle dive femminilità e intimità. Lavora a Hollywood, in Spagna, in Russia, in Giappone; è ospite dello Scià di Persia, del produttore hollywoodiano Joe Pasternak. Dal ’66 al ’79 fu inoltre scelta come personale fotoreporter da Raffella Carrà.
Nella sua lunga carriera si annoverano più di 165.000 scatti a colori e in bianco e nero.
L’archivio delle foto è conservato nel Centro studi e archivio della comunicazione (CSAC) dell’Università di Parma. È stata cittadina onoraria della Francia e nel 2003 è stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana.
Soprannominata la fotografa delle dive, è stata una delle più importanti protagoniste della grande fotografia italiana di cui ha influenzato gli scatti nei settori della moda e del cinema.