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Variante della strada statale 16, gli ambientalisti: «Il Comune di Mola chiarisca la sua posizione»

«Sulla variante è ora che Mola chiarisca la sua posizione». A dirlo è Vincenzo Fortunato, presidente del Comitato “Sciala delle cozze”. All’indomani della fiaccolata, che ha visto la partecipazione di più di 100 manifestanti, tra cittadini, associazioni, parrocchie e politica, scesi in piazza per ribadire il loro No alla variante 16 proposta da Anas e…
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«Sulla variante è ora che Mola chiarisca la sua posizione». A dirlo è Vincenzo Fortunato, presidente del Comitato “Sciala delle cozze”. All’indomani della fiaccolata, che ha visto la partecipazione di più di 100 manifestanti, tra cittadini, associazioni, parrocchie e politica, scesi in piazza per ribadire il loro No alla variante 16 proposta da Anas e si all’alternativa possibile e sostenibile, Fortunato invita il comune del sud barese a dichiarare la sua posizione in merito ad una questione che investirebbe in pieno il territorio.

«Qualcuno – afferma – ci vuole spiegare perché si vuole scegliere la variante 3 della SS16, mentre le comunità interessate, a parte Bari, si oppongono in sintonia con le loro amministrazioni con l’unica eccezione Mola di Bari?».

Per gli attivisti il rapporto costi/ benefici non sarebbero vantaggiosi, scegliendo una soluzione, come quella della variante 3 proposta dall’azienda, che non solo andrebbe a distruggere il territorio, ma anche a sottrarre alle famiglie terreni che verrebbero espropriati.

«Perché alla Regione Puglia – si domanda – nello specifico della variante 3 della SS16, in un rapporto tra i costi e i benefici, non si considera la realtà di soluzioni alternative, che sappiamo poter essere funzionali all’obiettivo di decongestionare la SS Torre a mare/ Bari, senza impoverire cittadine come Noicattaro, Triggiano e la stella Mola?».

Una soluzione, quella della variante, non solo invasiva ma anche costosa.

«Si andrà a spendere dalla stima originale dei costi agli attuali 580 milioni di euro – fa sapere – ovvero circa 30 milioni di euro/km di variante pagati dai cittadini, con sfregi di vario tipo al territorio dalle lame, all’ambiente. Si vogliono distruggere campagne produttive, fonte dell’economia di quel paese e di altri paesi come Triggiano e Mola di Bari, solo perché si è deciso di non allargare l’attuale ss16».

Il ruolo del comune del sud barese sarebbe essenziale alla battaglia dei sindaci di Noicattaro e Triggiano che, in prima linea dall’inizio della vicenda, con l’appoggio di Mola potrebbero fortificare la loro posizione e impedire la richiesta, da parte di Anas, di commissariamento.

«È essenziale – conclude – che a Mola tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, manifestino formalmente quale sia la loro posizione e decisione circa la scelta della variante della SS16, affinché possa rimanere alla storia come chiara responsabilità».

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