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Tornano le scatole dono per i più bisognosi

L’inverno e il Natale si avvicinano, insieme con l’aumento dei bisogni di chi ha poco o nulla. Dobbiamo essere tutti pronti a donare migliaia di coccole, pensieri dolci, prodotti scalda-cuore e della cura della propria persona, frasi di conforto e di incoraggiamento, a tutti i baresi che stanno vivendo un momento difficile. Basta anche poco…
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L’inverno e il Natale si avvicinano, insieme con l’aumento dei bisogni di chi ha poco o nulla. Dobbiamo essere tutti pronti a donare migliaia di coccole, pensieri dolci, prodotti scalda-cuore e della cura della propria persona, frasi di conforto e di incoraggiamento, a tutti i baresi che stanno vivendo un momento difficile. Basta anche poco per dare una piccola speranza ad un disoccupato, ad un anziano solo al mondo e/o senza casa, ad una famiglia in difficoltà, ad un adolescente a rischio.

Tutti potremo farlo con l’iniziativa “Scatole solidali” che la parrocchia “San Sabino” a Japigia lancia per il secondo anno consecutivo parallelamente a quello delle “Scatole di Natale” (quest’ultima ancora in fase organizzativa, ndr) che, come un anno fa, sostengono quella della chiesa guidata da don Angelo Cassano, sempre dalla parte degli ultimi.
In una scatola grande quanto una di scarpe (ma si può anche regalarne una più grande) si possono inserire oggetti per regalare calore visto l’avvicinarsi dell’inverno (guanti, sciarpa, cappello, calze e/o maglione), qualcosa per la cura della persona (shampoo, crema mani, crema barba etc.), qualcosa di goloso (cioccolatini, caramelle, una merendina), un gioco per i bambini, un libro per un adolescente o un adulto, tutto accompagnato da una frase o una poesia che infonda speranza e coraggio verso chi vive un momento di sconforto.
Un modo per prendersi cura dell’altro, per farlo sentire meno solo, amato e compreso. La pandemia ha insegnato a tutti, nessuno escluso, che abbiamo bisogno e desideriamo tornare a vivere relazioni più umane, fatte di segni e gesti d’amore concreti. C’è però chi questa necessità la sente da molto più tempo come riferiscono i volontari che aiutano la Parrocchia di Japigia nelle sue molteplici iniziative per sostenere chi è in difficoltà economica. A partire da chi è ospite alla mensa organizzata da 15 anni mensilmente, a chi ha necessità della dispensa o del servizio di doccia e lavanderia solidale, quest’ultima garantita dall’associazione “Giuseppe Moscati onlus” che ha sede presso la stessa Parrocchia. Iniziative che nel periodo del lockdown sono state sospese o ridotte per difficoltà di approvvigionamenti, come la dispensa, o limitate all’emergenza come docce e lavanderia, ma che non si sono mai totalmente fermate e che ora si stanno riattivando per tornare a pieno regime per l’accoglienza piena.
Per Natale si è aggiunta la raccolta di doni per coccolare un po’ di più chi vive per strada o in luoghi di fortuna, piuttosto che un genitore in difficoltà a garantire il mangiare o i vestiti per i propri figli e per sé stesso. Con le migliaia di pacchi donati lo scorso anno e che si spera di poter superare in numero, quantità e qualità ci si può prendere cura dell’altro con amore e rispetto, per poter strappare un sorriso e un momento di gioia non solo ai bambini, ma anche adulti, uomini e donne senza distinzione, adolescenti e anziani.
Chiunque può far diventare, ancora una volta, Bari tra le città più solidali. Le scatole possono essere consegnate da subito dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30 di tutti i giorni presso la Parrocchia in via Caduti del 28 luglio 1943, di fronte all’entrata della spiaggia di Pane e Pomodoro.

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