Natale tempo di attesa e di fiducia da ritrovare. Soprattutto per le famiglie, colpite dal caro bollette e dall’aumento dei prezzi. Le festività costeranno di più: si stima 1,6 miliardi solo per alimentari, regali, ristoranti e viaggi. A preoccupare maggiormente è però la perdita di potere d’acquisto con la conseguente drastica riduzione della capacità di spesa. Per i regali si sborserà a testa circa 158 euro a fronte dei 164 dello scorso. Complessivamente la spesa sarà di 6,9 miliardi rispetto ai 7,4 del 2020, con l’inflazione e i rincari che ridurranno ulteriormente la quota di tredicesima destinata agli acquisti. Secondo il Codacons solo per imbandire il tradizionale cenone e pranzo di Natale le famiglie spenderanno spendere 100 milioni di euro in più a causa della crisi delle materie prime e dei maggiori costi di trasporto. Per la casa, tra addobbi e regali, il maggior costo sarà di circa 375 milioni di euro, determinato in particolare dagli aumenti dei prezzi al dettaglio. Per la ristorazione occorrerà spendere circa 8,4 milioni di euro in più e per gli spostamenti e le vacanze e spostamenti oltre 1,1 miliardi di euro sempre rispetto al 2019. In queste festività il comportamento delle famiglie dovrebbe quindi essere improntato alla prudenza, anche per il protrarsi sull’andamento della pandemia. A sottolineare i timori dei consumatori anche Confcommercio che chiede al governo di accelerare sul taglio delle tasse e di intervenire sulle bollette. Secondo l’associazione l’incremento nominale dei costi di queste ultime varrebbe 4,5 miliardi di euro per tutte le famiglie italiane. Sul fronte delle vendite i giocattoli si confermano al primo posto, seguiti dai prodotti per la cura come profumi e cosmetici e dagli elettrodomestici.
Il Natale costerà di più. Meno regali sotto gli alberi
di Redazione
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