Il presidente di Acquedotto Pugliese, Domenico Laforgia, ha aperto con un intervento che ha toccato tutto il «fatto e da farsi» dell’ente nella tappa barese del progetto «Ideation», finanziato dalla Commissione Europea.
«La pressione climatica che viviamo – ha detto – ci ha imposto di abbandonare la logica della semplice emergenza. Per questo abbiamo deciso di investire come mai prima: non per rincorrere i problemi, ma per prevenirli. La digitalizzazione è il cuore di questa trasformazione. Il gemello digitale della nostra rete, la nuova Control Room e l’estensione dello smart metering non sono semplici innovazioni tecnologiche: sono la nostra nuova infrastruttura invisibile, quella che ci permette di conoscere la rete in ogni punto, istante per istante. Grazie a questi strumenti possiamo simulare scenari, anticipare criticità, coordinare interventi e ridurre le perdite in modo sempre più mirato».
Durante la sessione tecnica del mattino, il direttore delle Operazioni di «Water Europe», Andrea Rubini, e i ricercatori del progetto hanno presentato la futura architettura dei digital twin e una serie di casi d’uso già sviluppati in Puglia.
Nel pomeriggio, la tavola rotonda ha riunito rappresentanti istituzionali, accademici e gestori pubblici per discutere come la transizione digitale possa diventare uno strumento concreto nelle regioni del Mediterraneo. Presente anche il commissario straordinario per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua, che ha rimarcato come anche a livello nazionale il problema acqua sia diventato centrale: «Il Nord vive la stessa crisi del Sud. Sotto il punto di vista dell’efficientamento idrico stiamo facendo molto, ma resta il problema dell’approvvigionamento. Purtroppo in Italia non si fanno più le grandi opere che faceva la Cassa per il Mezzogiorno».
Poi una battuta su quella che ha definito «una odiosa contrattazione sull’acqua: Servono accordi di programma chiari, blindati, come quello firmato recentemente da Toscana e Umbria». Intanto, ieri, la giunta ha approvato il Piano per il superamento della crisi idrica in corso, composto da una fotografia dello stato attuale delle disponibilità idriche e da un riepilogo delle azioni già messe in atto per fronteggiare il complessivo periodo di deficit idrico, avviatosi nel 2024, e delle azioni necessarie per fronteggiare il periodo 2025-2026 e le future crisi idriche.










