L’assemblea dei soci dell’Acquedotto pugliese (Aqp) ha approvato il bilancio della società relativo al 2024. Dal documento emerge che lo scorso anno sono stati investiti 453 milioni di euro. Investimenti che nell’ultimo triennio sono cresciuti del 44,7%, per un totale di circa 1,3 miliardi di euro. La media è di 112 euro per abitante.
Dal bilancio, inoltre, emerge che si è registrato il 24% in meno di prelievi di acqua dall’ambiente.
Analizzando gli investimenti per asset di destinazione, Aqp ha impiegato risorse nei comparti di acquedotto (196,8 milioni), depurazione (141,1 milioni) e fognatura (75,5 milioni).
Gli investimenti con impatto sull’economia circolare ammontano complessivamente a 26 milioni; 24,8 milioni sono per la digitalizzazione di reti e impianti di depurazione; 5,7 milioni riguardano i processi per la decarbonizzazione e l’indipendenza energetica (sostenuti per la maggior parte per progettazione e installazione di impianti fotovoltaici).
Nel corso dello scorso anno l’ente ha diminuito il volume di acqua prelevata dalle fonti, pari a 41,7 metri cubi (meno 23,6 %), e aumentato il volume prodotto dagli impianti di potabilizzazione, pari a 22,4 metri cubi (più 8,7 %).
Grazie a innovazioni gestionali e infrastrutturali dal 2009 al 2024 sono stati risparmiati oltre cento milioni di metri cubi di acqua. Quanto al valore della produzione, ha raggiunto 696,4 milioni di euro, in linea con gli ultimi anni.
Il margine operativo lordo si attesta a 235,1 milioni, mentre l’utile netto è di 8,4 milioni. Sono inoltre state 270 le aggiudicazioni di gara per un valore di 498 milioni di euro, il valore nell’ultimo triennio è di tre miliardi di euro.
«Il 2024 è stato un anno molto importante», commenta il presidente Domenico Laforgia, sottolineando che «è stata sancita dal governo la rilevanza strategica per l’interesse nazionale della società. Questo ci permetterà di lavorare di più e meglio per il futuro della gestione dell’acqua pubblica».
Il governatore Michele Emiliano evidenzia che il «modello virtuoso di governance idrica contribuisce non solo alla salvaguardia delle risorse naturali, ma anche alla crescita economica e sociale della regione».